Lo scorso martedì il mondo del calcio si è riunito al Memoriale della Shoah della Stazione Centrale di Milano per una visita guidata a questo luogo simbolo della memoria: il "Binario 21" è l'unico teatro delle deportazioni in Europa a essere rimasto intatto. Da qui infatti, tra il 1943 e il 1945, migliaia di ebrei rastrellati in città e nella regione furono caricati su vagoni merci e agganciati ai convogli diretti a Auschwitz-Birkenau, Bergen Belsen e ai campi italiani di raccolta, come Fossoli e Bolzano. Dagli stessi binari partirono anche numerosi deportati politici, destinati al campo di concentramento di Mauthausen o ai campi italiani. All’iniziativa, promossa dalla Fondazione Memoriale della Shoah di Milano e dal procuratore sportivo e giornalista Gianluca Tizi, hanno risposto molti club calcistici di A, Inter, Milan, Atalanta, Juventus, Napoli, Udinese e Fiorentina. E molti calciatori, ex calciatori, manager e dirigenti: Luciano Spalletti, Javier Zanetti, Gianluigi Donnarumma, Alessandro Antonello (a.d. dell’Inter) Gianni Rivera, Marco Fassone, Massimiliano Mirabelli, Federico Balzaretti, Giuseppe Bergomi, Angelo Carbone, Andrea Conti, Pantaleo Corvino, Daniele Massaro, Sandro Mazzola. Presenti anche club di Serie B e C come Cremonese, Monza e Giana Erminio. Per la squadra di Gorgonzola era presente l’addetta stampa Serena Scandolo. L'evento nasce come risposta agli episodi di xenofobia, antisemitismo, incitamento all’odio e altre forme di violenza verbale e non solo che, sempre più spesso, sporcano vergognosamente l’immagine del gioco del calcio.

Sezione: EDITORIALE / Data: Gio 25 gennaio 2018 alle 12:45 / Fonte: www.gazzetta.it
Autore: Stefano Spinelli
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