L’attaccante Alessandro Corti, di proprietà della Giana Erminio, ora al Villa d’Almè in Serie D, è stato intervistato dai colleghi di “Momenti di calcio”. Ha espresso le sue considerazioni sull'inizio di stagione con la nuova maglia: Per adesso il mio avvio in campionato è stato positivo, come quello di tutta la squadra. Stiamo facendo un buon campionato e il nostro obiettivo è quello di salvarci, ringrazio tutta la società che ci sta dando la possibilità di fare tutto questo. Non avrei potuto avere un impatto migliore. Dal primo giorno che sono arrivato, che era un venerdì, i miei compagni mi hanno accolto benissimo e già dal giorno successivo giocavo in Coppa Italia contro il Seregno. Anche il mister mi ha accolto benissimo. Ho avuto la fortuna di giocare subito, segnare e vincere la partita di Coppa. Quella che emerge di più è la voglia di fare e di non mollare mai. Io non riesco mai a mollare; poi forza fisica e doti atletiche. Preferisco giocare come punta centrale oppure esterno destro, ma mi adatto a qualsiasi ruolo mi dica il mister. Ho provato a fare l’esterno, il trequartista, la punta, in base all’esigenza della squadra, perché io gioco per la squadra"

Sul suo possibile ritorno alla Giana Erminio: “Io sono uno a cui non piace parlare tanto del futuro. Io vivo di presente perchè il futuro è sempre incerto. Ora qui al Villa D’Almè mi trovo molto bene. Ho voglia di fare risultato e bene. Del futuro non so niente”.

Sul calciatore di Serie A al quale si ispira: “Il mio idolo si è trasferito in Italia ed è Cristiano Ronaldo. Io lo seguo fin da quando stava al Real, è impressionante come calciatore, ha doti fisiche straordinarie”.

Gli inizi della sua passione per il calcio: “La mia passione per il calcio è iniziata quando ero un bambino, quando avevo quattro anni. Mia madre mi sedette sul tavolo e mi chiese cosa volevo fare e io le risposi che volevo giocare a pallone perché mi piaceva tantissimo. Lei mi disse che lo sport è un impegno, se vuoi giocare a calcio devi andare sia se piove, sia se c’è il sole, sia se stai male… Mi ha fatto queste raccomandazioni e da allora io non ho più smesso di giocare a pallone”.

Sulla conciliazione tra studio e calcio spiega: “Io momentaneamente studio e gioco a pallone. Ho fatto il liceo sportivo, per concentrarmi sullo sport, ma poi ho dovuto cambiare scuola perché con gli orari non riuscivo ad allenarmi. Ora in una scuola privata riesco a gestire meglio le cose grazie alle interrogazioni programmate. Non ho un contratto da professionista, sto lavorando per averne uno. Come obiettivo da qui in avanti vorrei fare il meglio possibile sia per la squadra che per la mia crescita, non voglio accontentarmi mai".

Svela il suo sogno: “Giocare nel Milan anche se le giovanili le ho fatte nell’Inter. Sono tifoso del Milan come tutta la mia famiglia e un giorno vorrei diventare un giocatore del Milan”.

Infine una sua impressione sul bello del calcio: Come dice il mio mister, il bello del calcio è che ogni domenica c’è sempre una sfida, dove ci si può riconfermare o far cambiare idea. Ogni domenica   c’è sempre un incentivo per fare meglio ed è una prova che si continua a ripetere. Questa è la differenza con tutti gli altri sport

Sezione: EDITORIALE / Data: Ven 26 ottobre 2018 alle 13:00
Autore: Davide Villa / Twitter: @@villdav3
vedi letture
Print