Dodici punti in dodici partite: è questo finora il ruolino di marcia della Giana Erminio quando siamo quasi a un terzo del campionato. Una media di un punto a partita che in un girone difficile ed equilibrato come questo, probabilmente non basterà per ottenere alla fine la salvezza diretta. La squadra di Raul Bertarelli non è ancora riuscita a cambiare marcia e il nuovo allenatore non ha ancora trovato il modulo per far rendere al massimo la rosa a sua disposizione. Una rosa che rispetto alla scorsa stagione manca di tre pedine fondamentali: Pinardi, Bruno e Marotta. Solo il primo ha trovato un suo sostituto: Dalla Bona, seppure con minor tecnica di Pinardi (ma più dinamismo), sta prendendo in mano la squadra e se avesse avuto un pizzico di fortuna avrebbe già segnato tre gol come ha fatto in passato l’ex centrocampista dell’Atalanta. Il maggior problema di questa squadra è proprio il gol e qui manca come il pane Bruno. Un bomber come lui non c’è: Perna sta facendo il massimo (già quattro eti) ma non ha l’istinto del cecchino come Sasà; Rocco sta cominciando adesso a giocare con continuità in Serie C e ha bisogno di tempo, mentre Marzeglia si è autoescluso dopo le prime panchine. Il secondo problema è la mancanza di Marotta. Il suo sostituto ideale avrebbe dovuto essere Pinto (che ha ereditato anche la fascia) ma ha meno qualità dell’ex capitano oltre che qualche guaio fisico di troppo. Palma non ha le caratteristiche per fare il Marotta e così in quel ruolo sta giocando adesso Piccoli, al quale Bertarelli sta dando fiducia. Rispetto alla scorsa stagione, le note positive vengono da Lunetta (un giocatore con le sue caratteristiche non c’era) e da Leoni, portiere che se avesse cinque centimetri in più potrebbe fare una grande carriera. Il 4-4-2 visto a Gubbio nell’ultima gara è forse al momento il modulo migliore per questi giocatori, visto che Iovine e Lunetta sono due esterni che devono giocare sempre e possibilmente nella metà campo avversaria. Se si rinuncia a una punta, va bene anche il 4-3-3 con un attaccante in mezzo a loro due e l’inserimento di uno tra Pinto, Chiarello o Palma a centrocampo. La difesa a quattro, anche se qualche errore lo commette, garantisce sicuramente più copertura e con la coppia Bonalumi-Rocchi in mezzo anche più centimetri sulle palle alte da punizioni o corner. Montesano si sta adattando a fare il terzino, ma ha piedi buoni e velocità per far bene anche in quel ruolo. Raggiungere ancora i playoff sarà molto difficile ma questo gruppo ci deve provare e ci proverà, consapevole che in questo girone non ci sono più squadre deboli o penalizzate come nelle scorse stagioni. Noi crediamo che bisognerà lottare per salvarsi, mentre per puntare più in alto serviranno almeno due innesti importanti a gennaio. Una punta e un difensore centrale.

Sezione: EDITORIALE / Data: Mar 20 novembre 2018 alle 20:34
Autore: Stefano Spinelli
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