Dopo la vittoria casalinga della Giana Erminio contro il Gubbio, il mister biancoceleste Riccardo Maspero ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in sala stampa: “Contro il Gubbio bisognava dare un segnale forte perché è la dimostrazione che in settimana i ragazzi lavorano e mi seguono con voglia, determinazione e impegno per fare bene. Credo questo sia il giusto premio per quello che dimostrano settimanalmente. E’ un piacere poterli allenare e vedendo che mettono in pratica quello che li dice l’allenatore, è il massimo che si può avere. Inoltre sono contento di avere a disposizione una società che mi permette di preparare quello in cui io credo e mi da grande responsabilità in quello che io faccio".

Sulla rincorsa alla salvezza rimarca: “Ritengo questo sia la base per poter fare qualcosa d’importante. Il mio compito è quello di ottenere il massimo in dieci partite (ne mancano sette), ma quello che è stato non guardiamolo più, le chiacchiere valgono zero. Da martedì (domani, ndr) bisogna ripartire con grande spirito di sacrificio sudando giorno dopo giorno”.

Analizzando la partita contro gli eugubini dichiara: “Nei primi quindici minuti potevamo realizzare più di un gol, ma è stato importante l’approccio alla partita, avevamo la bava alla bocca e il sangue negli occhi per cercare in tutti i modi di vincere e stanno dimostrando alla società tutto il loro valore. Quando si entra in campo dal primo al novantesimo ci deve essere grande voglia di ottenere risultati importanti, i ragazzi non hanno mollato, andando avanti con questo spirito e atteggiamento creeremo molte difficoltà agli avversari”.

Si sofferma sulla qualità della rosa a disposizione: “Ho a disposizione venticinque giocatori fortissimi, sono contento di aver dato la possibilità a Jefferson, Gianola e Origlio, ma ci sono altri giocatori che da dietro stanno spingendo parecchio e meritano di essere presi in considerazione, valgono tanto quelli che giocano. Chi scende in campo dimostra queste prestazioni perché dietro sente il compagno che spinge, conseguentemente bisogna lottare fino alla fine per tenersi il posto in squadra, dimostrando prestazioni di livello altrimenti non si possono ottenere risultati importanti”.

I princìpi sui quali si è lavorato per affrontare questo avversario: “L’idea della settimana era quello di lavorare con due trequartisti alle spalle dei loro centrocampisti centrali. Facendo così volevamo vedere come piazzavano i loro esterni, in condizione di come si comportavano. Quando vieni pressato così alto, la difesa accetta determinati livelli e diventa difficoltoso per gli avversari uscire da un pressing asfissiante, dovevano trovare più passaggi per riuscire a superare la nostra linea di pressing. C’è stata un’immensa Giana contro questa squadra che possiede giocatori importanti, che fanno la differenza e alla minima disattenzione ti fanno male”.

Infine, un pensiero sull’altra importantissima sfida di domenica prossima contro il Teramo: “Domenica sarà ancora battaglia, fino al novantesimo non si molla nulla. Se salvezza deve essere, questa deve arrivare al novantesimo dell’ultima partita, stanno spingendo tutti, non si può mollare di una virgola. In questo momento abbiamo un grande pubblico che ci sostiene, abbiamo il dovere che il nostro presidente e la società riescano a gioire per i risultati della propria squadra"

Sezione: EDITORIALE / Data: Lun 18 marzo 2019 alle 11:00
Autore: Davide Villa / Twitter: @villdav3
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