Andrea Gasbarroni, trequartista classe '81, con un passato in serie A nella Juventus, Palermo, Sampdoria, Parma, Genoa, Torino, appena svincolato dal Monza, è un nuovo calciatore della Giana Erminio ed è stato presentato oggi alla stampa. Queste le sue dichiarazioni integrali.

Perché hai scelto la Giana Erminio?
"Mi ero sentito con il direttore Angelo Colombo una settimana fa: ci siamo incontrati e ci ho messo poco a capire che è una società di persone per bene. Alla mia età è una cosa molto importante l'ambiente e qua mi sembra buono, un ambiante ideale, umile e semplice. In questa società si fanno le cose in maniera giusta e ordinata. C'erano tutti i presupposti per venire qua". 

Come stai fisicamente? Saresti pronti per giocare domenica ad Alessandria?
"Mi manca il ritmo partita, ho avuto un problema grosso: certo vorrei già giocare domenica, non sto benissimo però sono già pronto".

In quale zona del campo ti esprimi al meglio?
"Sicuramente giocare davanti sulla trequarti, quello è più il mio ruolo".

Come ti ha accolto la squadra al primo allenamento?
"Mi hanno accolto benissimo: io penso che la storia di questa società parla da sè. Il gruppo è fondamentale, questo è un organicoo vincente. Sicuramente sono persone per bene, altrimenti i risultati non arrivavano. Mi hanno prestato anche le scarpe da ginnastica, le ciabatte...."

Sei stato al Monza: come ti sei sentito moralmente senza prendere stipendi?
"A Monza mi hanno sempre voluto bene, soprattutto le persone che ho avuto il piacere di conoscere: Andrissi, Asta, etc. Gli ultimi due anni non era più roba mia. Mi dispiace per il Monza, ma ultimamente non mi sentivo più a mio agio e ho preferito andare via. Non avevamo l'acqua da bere negli spogliatoi, ma siamo rimasti perchè dietro c'erano persone brave per bene. Tutto questo adesso a Monza non esiste più, quindi io sono andato via. A livello morale uno si sente preso in giro, lo dico con tutta sincerità: io pensavo di giocare gli ultimi anni lì ma sono stato costretto ad andarmene".

Sezione: PRIMO PIANO / Data: Mer 28 gennaio 2015 alle 19:00
Autore: Rossana Stucchi
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