La Giana Erminio è stata raggiunta al centro “Seven Infinity” di Gorgonzola dalla troupe televisiva del programma “La tribù del calcio”, rubrica sportiva basata su storie, interviste ed inchieste relative al mondo del calcio, in onda tutti i venerdì sera alle 23.00 su Premium Calcio di Mediaset Premium e in replica il giorno seguente alle ore 18.45 su Italia 2 al canale 35 del digitale terrestre. Questo fine settimana è stato realizzato un servizio con tutti i giocatori della Giana che all’inizio si sono fatti conoscere tramite una breve presentazione. Successivamente sono stati intervistati mister Cesare Albè, gli attaccanti Marco Biraghi e Giorgio Recino e, infine, il direttore generale Angelo Colombo, i quali hanno rilasciato le dichiarazioni che abbiamo di seguito riportato.

Cesare Albè: “La Giana Erminio ha vinto tre campionati partendo dalla Promozione: era una squadra in grado probabilmente di vincere il campionato senza allenatore. In Eccellenza ha fatto un grandissimo campionato sulle orme di quello precedente. La sorpresa è stata in Serie D contro squadre che per la maggior parte non conoscevamo dove i ragazzi hanno imparato a fare gruppo. Grande merito di questa scalata va dato ad Andrea Chiappella che ha dovuto lasciare perché la banca non gli ha permesso di continuare l’avventura nei professionisti con nostro grande dispiacere, ma ha fatto la scelta più giusta. Per gli altri ragazzi abbiamo accolto favorevolmente il fatto che lavorassero e giocassero. Se qualcuno avesse qualche interesse diverso sarebbe molto meglio per loro. Per quanto riguarda le caratteristiche dei singoli penso che Marotta potrebbe giocare assieme a Solerio, terzino sinistro, in categorie superiori. Non so perché le società di Serie A non guardino nelle categorie inferiori e vanno a comprarsi giocatori all’estero: io non penso che siano più bravi. Io che sono tifoso del Milan, se una notte facessi un sogno con il sottoscritto allenatore dei rossoneri farei giocare Marotta e Solerio titolari a centrocampo. Il sogno nel cassetto è quello che la Giana rimanga in Lega  Pro per quello che sta facendo ora e per quello che sta facendo il presidente ristrutturando lo stadio, credendoci e risvegliando un paese che io definivo ‘ dormitorio’ “.

Marco Biraghi: “Ho scelto di continuare a giocare nei professionisti perché, avendo un negozio di famiglia, riusciamo ad alternarci io al mattino e mio padre al pomeriggio a portare avanti l’attività. L’anno scorso quando ci siamo trovati primi in classifica in Serie D, sembrava tutto facile. Quest’anno, invece, bisogna rimanere coi piedi ben saldi per terra senza montarci la testa”.

Giorgio Recino: “Stiamo disputando un altro tipo di campionato rispetto ai tre anni passati: è tutto molto più difficile dalle trasferte ai campi, al pubblico e alle squadre che affrontiamo. Prima che essere compagni siamo molto amici tra di noi. Si è creata quest’ armonia fin da subito che neanche noi ci aspettavamo e ci ha portato dei risultati che in molti non si aspettavano”.

Angelo Colombo: “Io penso che il segreto di questo miracolo siano il lavoro, la serietà e questo presidente: solo così siamo arrivati fino qui. Quest’anno la cosa fondamentale è lo stadio e mantenere la categoria. Dopodichè si potranno fare altri progetti”.

Sezione: EDITORIALE / Data: Sab 18 ottobre 2014 alle 21:00
Autore: Davide Villa
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