Ieri pomeriggio, durante l'edizione delle ore 16:00 di Sky Sport 24, è andato in onda un servizio che conteneva un'intervista al Responsabile del Settore Giovanile della Tritium Paolo Pulici, il quale ha parlato della sua personale filosofia di calcio e di quella della società per cui lavora. Ecco le sue parole:

"Gli allenatori invece di pensare a gestire i bimbi e farli crescere pensano di più al risultato come se fosse la Prima Squadra di una società importante, mentre io penso che nel settore giovanile bisogni incominciare ad insegnare ai bambini l’ abc del calcio. Più che far capire al bambino come si fa un esercizio e meglio farglielo vedere perché i bambini sono come delle spugnette e assorbono tutto immediatamente. Se io obbligo i ragazzi a giocare come voglio, lo fanno perché ascoltano però non rendono con le capacitè che hanno. Un allenatore è bravo se sfrutta le capacità dei bambini non di sé stesso. La prima cosa è volere bene ai bambini, la seconda è iscriverlo solo per il suo divertimento, la terza è rispettare le persone che gestiscono i bambini nella Scuola Calcio e soprattutto non dandogli consigli perché se usa la sua testa riesce a giocare più libero e a fare delle cose che al giorno d’oggi non si vedono più nel professionismo. Le società di Serie A scelgono spesso in base alla fisicità e non seguono quello più minuto che magari diventerà più bravo, mentre nella mia Scuola Calcio non è così. Il calcio è allegria e divertimento. Io penso che non si debbano spendere cifre esorbitanti per far giocare i bambini, infatti io ho “imposto” un budget di 150 € per un anno. Io lo faccio per amore e per passione e questo deve essere alla base dell’insegnamento di questo sport."

Sezione: EDITORIALE / Data: Gio 08 giugno 2017 alle 06:30
Autore: Filippo De Gradi
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