La super Giana quasi come l'Inter. Non è una battuta, almeno per quanto riguarda le reti segnate in campionato. I ragazzi di Cesare Albé sono il secondo attacco più prolifico in Lombardia con 33 reti in 18 partite, una in meno dei nerazzurri di Mauro Icardi (17). Meglio della squadra di Albé, in Serie C, ha fatto invece solo il Livorno (39 gol), che ha già quasi ipotecato la vittoria del girone A. Per la Giana una netta inversione di tendenza rispetto alle precedenti stagioni dove far gol era quasi sempre stato uno dei problemi di Albé: 39 reti fatte nel primo campionato, 36 nel secondo e 43 in quello scorso, peraltro chiuso al quinto posto finale. Soprattutto in casa la Giana sta regalando ai suoi tifosi gol a grappoli: la vittoria di domenica scorsa contro l’Arzachena (3-2) è stata la quarta consecutiva a Gorgonzola, e tutte con almeno tre gol realizzati. Quest’anno non segna più solo Sasà Bruno, che è pur sempre il capo cannoniere della squadra con 9 gol; dietro di lui ci sono Perna (8) e Chiarello (7), protagonisti della vittoria contro i sardi. La Giana è anche l’unica squadra di Serie C ad avere ben tre giocatori nei primi posti della classifica marcatori (il Livorno ne ha due) e dietro il terzetto delle meraviglie sta nascendo una cooperativa del gol. Nel girone d’andata sono andati a segno ben dieci giocatori e tra i titolarissimi, gli unici ancora a secco sono i difensori Foglio e Montesano. Come si spiega questa Giana a trazione anteriore? “Al quarto anno in questa categoria – risponde Cesare Albé -; la squadra gioca sicura dei propri mezzi e sta disputando delle belle partite. Poi il modulo è spesso un 4-2-4 oppure un 4-2-3-1 molto offensivo con Iovine, Perna e Chiarello dietro Bruno”. In effetti il 4-4-2 è solo di partenza: i due esterni alti, Iovine e Chiarello, sono sovente sulla linea degli attaccanti (Bruno e Perna) e spesso tagliano al centro, diventando punte aggiunte e liberando la corsia per i terzini (Foglio e Perico) che salgono con continuità. Chiaro che ai due centrocampisti centrali (Marotta e Pinardi, oppure Pinto e Degeri quando utilizzati) si chiede un lavoro di copertura e protezione della difesa, nella quale i due centrali (Bonalumi e Montesano) sono spesso costretti a giocare l’uno contro uno. Emblematica la dichiarazione di Andrea Montesano, fresco di Laurea in Scienze Motorie: “Buona prestazione e ottima vittoria contro l’Arzachena, meno contento per i due gol presi essendo un difensore”. Infatti il rovescio della medaglia sono i 27 gol già incassati. Nel finale con l’Arzachena, Albé è passato al 5-3-2 con Rocchi, in mezzo a Bonalumi e Montesano, per blindare la vittoria: “Sì, è andata bene ma per farlo dobbiamo togliere una punta o un centrocampista”. E sabato a Gorgonzola arriva il Pro Piacenza di Fulvio Pea.    

Sezione: EDITORIALE / Data: Sab 23 dicembre 2017 alle 07:25 / Fonte: Edizione cartacea della Gazzetta dello Sport del 20 dicembre
Autore: Stefano Spinelli
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