E' notizia di martedì il ricorso da parte di Forlì, Gubbio e Sambenedettese circa le norme per i ripescaggi in Lega Pro. Le tre società infatti, hanno impugnato nella data di martedì 28 luglio innanzi il Collegio di Garanzia dello Sport la delibera del Consiglio Federale della FIGC del 26 giugno 2015 resa nota con comunicato ufficiale FIGC n.327/A del 30 giugno 2015 in cui sono precisate le modalità di ripescaggio. Nella relazione affidata ai Prof.ri Astolfo e Alessio Di Amato, vengono elencati cinque elementi motivo del ricorso ma i fondamentali sono due e cioè: la tassa per il ripescaggio e la riduzione delle squadre. Secondo la delibera della FIGC infatti, per accedere ai ripescaggi, la società interessata avrebbe dovuto depositare entro le ore 19 di lunedì 27 luglio, l'iscrizione e la fidejussione bancaria da 400mila euro presso la sede della Lega Pro a Firenze e un assegno da 500mila euro a fondo perduto presso la sede della FIGC a Roma. L'incognita sono questi soldi a fondo perduto. Infatti, secondo l’art. 49 delle Norme Organizzative Interne della Federazione Italiana Gioco Calcio in riferimento al campionato di terza serie:

"b) Lega Italiana Calcio Professionistico

Il Campionato di Lega Pro è articolato in unica Divisione formata da tre gironi di 20 squadre ciascuno. La composizione dei gironi sulla base delle società ammesse al Campionato è rimessa al Consiglio direttivo della Lega Pro.”

…omissis… 

Non risulta che, a tutt’oggi, sia intervenuta qualche riforma o che sia stata posta in essere qualche modifica al contenuto del citato articolo 49.

A conferma riporto qui di seguito, integralmente, anche il testo dell’ art. 50 delle stesse Norme della Figc, estremamente lapalissiano sull’argomento trattato:

“Modifiche all’ordinamento dei Campionati 

1. L’ordinamento dei Campionati ed i loro collegamenti possono essere modificati con delibera del Consiglio Federale. 

2. La delibera con la quale viene modificato l’ordinamento dei Campionati entra in vigore a partire dalla seconda stagione successiva a quella della sua adozione e non può subire a sua volta modifiche se non dopo che sia entrata in vigore. 

Norma Transitoria. Le modifiche dell’ordinamento dei campionati, nonché i criteri di promozione e retrocessione deliberate entro il 14 agosto 2015, andranno in vigore nella stagione sportiva 2016/2017”.

Il regolamento è chiaro: il campionato di Lega Pro 2015/16, deve giocarsi obbligatoriamente in tre gironi composti ognuno da 20 squadre, a prescindere da qualsiasi richiesta economica avanzata dalla Federcalcio. Secondo le tre compagini che hanno fatto ricorso inoltre, tutto ciò è stato fatto per scoraggiare le società ad effettuare la domanda di ripescaggio in modo da avere meno squadre iscritte e realizzare così quanto proposto all'interno di alcuni Consigli federali quindi una riforma dei campionati. Ciò detto, la parola passa ora al Collegio di Garanzia dello Sport perché, da questo punto di vista, la richiesta di 500mila euro a fondo perduto appare chiaramente illecita e Tavecchio potrebbe aggiungere, alla lunga lista, un'altra gatta da pelare. Cinquecento mila euro nel bilancio di una squadra di terza serie non sono proprio spiccioli, e a Monza lo sappiamo bene, soprattutto dopo le vicende di un mese fa... Nonostante questo pensiero, su cui tutti si sono fatti delle domande, ci sono società che hanno effettuato questo versamento: vedi l'Albinoleffe, vedi il Pordenone ma vedi perfino il Seregno di Di Nunno che, ricordiamo tutti, si era interessato anche lui all'acquisto del Calcio Monza tanto che si era addirittura parlato di fusione coi "cugini" seregnesi.

Sezione: EDITORIALE / Data: Gio 30 luglio 2015 alle 08:09 / Fonte: Simone Castelli per monza-news.it
Autore: Tutto TritiumGiana.com
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