Penultimo posto in classifica con 18 punti in 19 partite. Per la prima volta da quando è in Serie C, la Giana vira al giro di boa quasi in coda alla classifica. Neanche al primo anno, nel 2014 da matricola assoluta della terza serie, la squadra biancoazzurra aveva avuto un ruolino di marcia così negativo. Questo campionato assomiglia molto a quello, dove l’unico obiettivo era la salvezza da conquistare ad ogni costo e che arrivò matematicamente alla penultima giornata. Quella era la squadra che aveva fatto la scalata dalla Promozione alle Lega Pro, ma alla fine del girone d’andata la dirigenza capì che non sarebbe bastata per salvarsi e infatti a gennaio arrivarono quattro pezzi da novanta come Gasbarroni, Sinigaglia, Polenghi e Paleari, oggi titolare in Serie B. L’impressione è che anche questa squadra, privata in estate di Bruno, Marotta e anche Foglio (perché non rinnovargli il contratto visto che non c’è un terzino sinistro?) lotterà fino all’ultima giornata per salvarsi a meno che non si intervenga sul mercato come in quella stagione. E come allora servono almeno tre pezzi da novanta. Primo, un attaccante di categoria, che rimpiazzi veramente Bruno e copra il “buco” lasciato senza rimpianti da Marzeglia; secondo, un difensore centrale che sappia guidare la difesa e terzo, anche un terzino sinistro. Ma ci vuole gente con esperienza in Serie C perché è evidente che questa squadra è più debole di quella della passata stagione che arrivò nona in classifica. I tre giocatori citati (Bruno, Marotta e Foglio) non sono stati sostituiti in un mercato estivo che ha portato diversi giocatori, ma nessuno in grado di fare la differenza e inoltre manca anche un elemento con la qualità e la leadership di Pinardi, nonostante il suo scarso apporto nell’ultima stagione. Ora l’imperativo è fare punti sabato con il Vicenza altrimenti la Giana chiuderà questo 2018 ultima in classifica. Ma poi il mercato invernale dovrà per forza portare rinforzi a un gruppo che altrimenti rischia davvero di retrocedere tra i dilettanti. Sarebbe la fine della favola chiamata Giana Erminio, che abbiamo raccontato in questi cinque anni a Gorgonzola e in tanti stadi d’Italia.
 

Sezione: GIANA ERMINIO / Data: Ven 28 dicembre 2018 alle 12:10
Autore: Stefano Spinelli
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