La Giana Erminio dopo cinque giornate di campionato riesce a sbloccare il numero zero in classifica dalla casella delle vittorie, espugnando l’Enrico Rocchi di Viterbo senza Bruno infortunato, ma con Pinardi tra i titolari che ritornava dopo la squalifica inflittagli a seguito della gara interna contro l’Arezzo, in un match dove è accaduto veramente di tutto. Dopo il peggior avvio dei quattro anni nel professionismo dunque, la Giana si sta rimettendo in carreggiata, e il capitano Matteo Marotta ha risposto ad alcuni quesiti formulati dai colleghi di tuttolegapro.com:

Innanzitutto, si esprime sulla prima vittoria stagionale: “Credo che quella di Viterbo sia stata una vittoria importante e meritata, abbiamo disputato una grande prestazione, creando tante nitide occasioni da rete e subendo sicuramente molto meno di quanto creato. Sono stati tre punti che hanno anche smosso la classifica, ma vincere è stato importante soprattutto a livello morale, una prestazione del genere stava mancando da ormai troppo tempo. Se lo scorso anno siamo arrivati quinti in classifica, al di la della fortuna in qualche minima circostanza, era perchè eravamo una squadra molto buona, e anche quest'anno se quest'anno abbiamo perso pezzi come Viotti, Augello e Biraghi, per me punto importantissimo anche a livello di spogliatoio, non abbiamo cambiato molto, anzi, abbiamo semmai aggiunto qualità con l'arrivo di Bardelloni, e di certo non si può essere scarsi. Qualcosa che non quadrava c'era, è ovvio, ma probabilmente solo a livello di personalità nel giocare la palla: quando abbiamo mentalmente reagito, la prestazione è arrivata".

Dal punto di vista personale si esprime sul suo silenzio delle prime quattro giornate di campionato:Se vengo chiamato a parlare in sala stampa o alla stampa in generale lo faccio, altrimenti preferisco stare zitto. Credo sia più opportuno confrontarmi con la squadra e il mister, parlare con loro, provare a rasserenarli e a essere una figura di riferimento, al di fuori non mi interessa espormi: per come vedo io il calcio, conta quello, il dentro dello spogliatoio. Sono molto autocritico, e so di aver giocato gare che non arrivavano al 6. A livello fisico abbiamo cambiato la preparazione questa settimana, e probabilmente quello ha inciso, e senza Pinardi a me mancava anche lo sviluppo di un certo gioco a palla bassa che mi è più congeniale: noi non abbiamo uno che ricopre con esattezza il ruolo di Alex, ed è chiaro che senza i suoi tempi e i suoi ritmi tutto il collettivo ne risente, magari è anche per questo che siamo mancati. Alla fine anche il Milan dei tempi d'oro senza Pirlo giocava male".

Sul suo ruolo di capitano: "Io quattro anni fa rifiutai la fascia di capitano, preferii che la prendesse Biraghi, che per me è davvero un esempio, ma poi crescendo ho acquistato personalità e mi sono sentito pronto, ma per la parola capitano ha un'altra valenza, è più che altro il ruolo interno, non quello che deve giustificarsi all'esterno. Ma questo, ripeto, per l'idea di calcio che ho io. Non giudico poi chi la pensa diversamente da me o altri capitani che si comportano diversamente, magari in altre categorie subentrano cose e situazioni ancora più differenti, ma io la vedo così. Devo pensare a dare il 220% in campo e dentro lo spogliatoio, la responsabilità mi è chiara".

Sosta nella prossima giornata dove ci sarà occasione di confrontarsi in un test contro la Pergolettese a Crema, ma il capitano getta acqua sul fuoco: La sosta non deve essere un alibi, ci terremo allenati comunque, e per me la prestazione del "Rocchi" sarà sicuramente un nuovo punto di partenza. Proprio per la prestazione offerta. E' questo l'indirizzo che dobbiamo prendere per fare un buon campionato, oltre quello che sarà il risultato finale: siamo in un girone complesso, con squadre che hanno anche speso tanto e discretamente bene, non possiamo avere la presunzione di essere più forti ma semmai l'ambizione di fare comunque bene per noi stessi. Ripetersi dalla passata stagione non sarà facile, vedremo in fondo di chi riusciremo a essere più forti, ma di certo anche una salvezza tranquilla vuol dire fare un bel campionato".

Sezione: LE INTERVISTE / Data: Gio 28 settembre 2017 alle 11:00
Autore: Davide Villa / Twitter: @@villdav3
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