Cesare Albè, mister della Giana Erminio, in sala stampa ha così commentato il pareggio a reti bianche ottenuto tra le mura amiche contro il Pavia.

Mister, abbiamo visto una Giana Erminio molto brillante nel primo tempo e in calo nel secondo. Il Pavia ha cercato secondo lei di portare a casa a tutti i costi una vittoria?
Le partite sono sempre un po’ così a tratti. In qualche momento meglio la Giana con qualche entusiasmo in più e qualche altro momento più importante per il Pavia. E’ stata una prestazione più o meno sulla falsa riga della gara di sabato scorso con il Venezia. E' stata una partita un po’ più bella perché il Pavia ha cercato di farci giocare: qualcosa ha rischiato pure. All’andata la qualità di qualche giocatore aveva fatto la differenza con un risultato che non rispecchiava l’andamento della partita. Oggi abbiamo combattuto, facendo nascere anche una partita godibile nei confronti degli spettatori, magari non per chi è seduto in panchina e da chi è dentro al campo a giocare. Il pubblico nostro è stato straordinario e anche la curva del Pavia stupenda. Sono entrate in campo due squadre che se la sono giocata compattandosi. Chiaramente se il Pavia si trova in testa alla classifica e noi stiamo lottando per tirarci fuori dai playout, stiamo verificando come nell’arco dell’intero campionato la classifica sia veritiera”.

Un altro punto prezioso ottenuto tra l’altro con un avversario prestigioso come il Pavia in ottica salvezza.
Bisogna dire purtroppo che un punto è poco per noi ma anche per loro. Tutti vorremmo ogni domenica fare tre punti, però con partite come queste con due squadre che si sono battute e combattute fino all’ultimo minuto giocandosela senza cattiverie particolari, il pareggio non fa una grinza. Il Pavia, con qualche giocata in più, aveva sicuramente qualcosa d’aggiuntivo. Successivamente avremo anche subìto, ma secondo me è stato tutto normale.Noi abbiamo cercato in tutti i modi di cercare di vincere la partita con le ripartenze, mentre il Pavia ha cercato di vincerla alla sua maniera e nonostante due squadre che si sono scontrate apertamente, il risultato finale è stato 0-0”.

Secondo lei ci sono stati degli episodi arbitrali che hanno deciso le sorti dell’incontro?
Una domanda di riserva? Bisogna dire che è veramente difficile perché al momento che si hanno delle sensazioni e si vedono determinate cose è molto complicato. L'arbitro è pronto a vedere a fischiare o a non fischiare. E' inutile discutere di queste cose ed è andata così. Non serve a parlarne e dovremo tutti abituarci a saltare questo discorso perché non vi è alcuna possibilità che un arbitro debba favorire il Pavia oppure la Giana. Come c’è l’errore del portiere, del difensore,del centravanti o dell’attaccante, ci può essere anche l’errore dell’arbitro e ci può stare pure quello. Purtroppo i miei tempi di reazione a sessantacinque anni sono ben lontani da quelli dell’arbitro e, in una frazione di secondo, non saprei come decidere. Mi fido di quello che dicono in panchina ma, nel nostro piccolo, cerchiamo di lasciare perdere a queste cose perché sarebbe un bene nel contesto di queste partite. Ce n'è bisogno di queste cose con un pubblico del genere considerato che siamo nel settentrione d’Italia. Lasciamo perdere i veleni”.

A proposito di pubblico, pensa possa avere influito sulla gara?
Il pubblico è importantissimo. Mi dà tanta emotività e non so come possa reagire se dovesse andare male qualcosa in uno stadio di questo genere con moltissima gente. Se facessero tutti come il Pavia, portando tutto quel pubblico,sarebbe una cosa molto bella e darebbe molto entusiasmo”.

Giovedì si gioca contro il Mantova.
Speriamo di non essere martellati come all’andata (ride, ndr). Al ‘Brianteo’ avevamo perso. Sembrava non andasse neanche male. Successivamente Said aveva fatto rete su calcio di punizione nel momento in cui stavamo andando bene noi impressiandomi anche noi facendo quel grande gol”.

Il Monza è stato penalizzato di due punti e la Giana è uscito dalla zona playout. Secondo lei non si rischia di creare un rilassamento nei ragazzi?
Su queste cose io non credo. Senza andare a toccare il massimo che è il Parma e altre situazioni di questo genere nel girone meridionale di questa categoria, bisogna capire che le squadre sono di proprietà della gente che viene ad assistere alle partite allo stadio e dei tifosi in generale.Io sono stradeluso dei controlli. Bisogna che si migliori sotto questo profilo”.

Sezione: LE INTERVISTE / Data: Dom 29 marzo 2015 alle 11:00
Autore: Davide Villa
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