Dopo la prima vittoria assoluta della Giana Erminio ottenuta tra le mura amiche contro il Pontedera, club mai riuscito a battere nei precedenti tre incontri in Serie C, in conferenza stampa è intervenuto il mister biancoceleste Cesare Albè: “Abbiamo incontrato una squadra che correva, utilizzando la massima attenzione abbiamo ragionato, a mio parere forse un po’ sotto ritmo nel primo tempo, ma discreti. Con il 3-5-2 loro dovevamo fare bene alcune cose sulle fasce, nel primo tempo certo abbiamo trovato i gol, ma con qualche indecisione; nella ripresa c’è stata la loro reazione, consapevoli di non aver nulla da perdere, e si è vista subito la loro energia, non riuscivamo mai a buttarla su, a recuperare palla, mi spiace ma non siamo stati all’altezza per quanto concerne questa parte di partita. Quando questa cambia, non si riesce a farlo più. E’ successo in categorie superiori e con altri interpreti; quindi può succedere non dando la possibilità di mossa, si può andare in crisi e in affanno, bisogna crescere anche sotto questo lato. Abbiamo fatto confusione, e dispiace venire via un po’ amareggiati dopo un risultato quasi netto come il 3-1; nulla di grave, abbiamo racimolato tre punti pur essendo un po’ leziosi, con la dovuta calma. D’altronde questi giovani danno fastidio, ci siamo messi addirittura a cinque in difesa con Bonalumi, Montesano e Perico centrali, Iovine e Foglio più larghi. Volevamo far entrare più giovani, inserire anche Capano e Greselin però in quel momento abbiamo preso gol sull’unico calcio d’angolo battuto. Non bisogna stupirsi, queste sono squadre di Serie C che ci mettono il loro entusiasmo e sono dotate di velocità. Abbiamo avuto il sole contro nella ripresa, senza per carità nessun alibi per aver fatto un secondo tempo mediocre, ma ai difensori dà fastidio, ogni palla che arriva si fa fatica a vedere, diamo qualche merito al Pontedera che è quintultimo e lotterà fino alla fine per la salvezza. L’ho ripetuto anche al presidente, il nostro obiettivo è migliorare la posizione dell’anno scorso, se non si riuscirà pazienza. Per fare questo, bisogna che giocatori come Sasà e Pinardi vadano in condizione. Se dopo settanta minuti di gioco viene sostituito e si sente bene, avendo la consapevolezza che può fare ancora gol, può essere che qualcuno si arrabbi, ma se si viene cambiato non è per la motivazione che si sbaglia qualche pallone. Non ho assolutamente nessun dubbio. Non è facile perchè si sente l’agonismo in campo, molte decisioni sono sbagliate, altre giuste, vengono sostituiti Pinto e Perna e non dice nulla nessuno, ma questo mi sembra normale, c’è un avvicendamento, si fa giocare qualcun altro che deve andare in condizione. Chi pensava nel secondo tempo facessimo così fatica a venirne fuori? Sono convinto che l’inerzia della partita non sarebbe cambiata

Sezione: LE INTERVISTE / Data: Lun 22 gennaio 2018 alle 11:15
Autore: Davide Villa / Twitter: @@villdav3
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