A seguito del fioco pareggio casalingo della Giana Erminio contro il Prato, in sala stampa è intervenuto il mister biancoceleste Cesare Albè, che ha espresso le sue considerazioni sulla prestazione della squadra, sulle difficoltà incontrate contro i toscani, sul cambiamento delle posizioni specialmente nel reparto offensivo, e sulle prossime trasferte dei biancocelesti a Lucca e Carrara: “Ritengo che la Giana sia una buona squadra. Ci aspettiamo di più dai nostri, ma è un momento così. Creiamo abbastanza poco, siamo poco brillanti, è un momento negativo. C’è stata qualche opportunità non portata a termine. Magari è subentrata un po’ di fatica dopo tre partite in otto giorni, è venuta a mancare quella concentrazione feroce che ti dà l’Alessandria o altre squadre di un certo nome. Leggevo in Chiarello la voglia negli occhi di fare bene, ha fatto un grande primo tempo contro il Pontedera. Non abbiamo preso nemmeno la rete, a differenza dell’ultima casalinga dove era subentrata un po’ di ansia dopo la rete. Volevamo e credevamo di fare di più, non drammatizziamo niente, non ci siamo riusciti. Chi realizza rete è sempre importante in quanto non è facile. Perna in un episodio ha allargato la palla uscendo dall’altra parte; mentre Okyere ha calciato sul secondo palo in condizione diversa. L’azione simbolo è quella del 43’ con Bruno, creata con tanta pazienza, girando nell’angolo la palla. Nella costruzione del gioco, devono essere tutti più brillanti. Viotti ha giocato con Sowe in serie B, e con le azioni di rimessa ci ha messo in grave difficoltà; perciò ha qualche buon giocatore il Prato, oltre a Di Molfetta ex primavera Milan. E’ meglio guardare in casa nostra, hanno ragione tutti, dal pubblico a voi giornalisti, abbiamo giocato sottotono la partita. Non nascondo il fatto che la sconfitta contro il Pontedera abbia lasciato il segno, e si notano tutte le titubanze e le ansie di non realizzare gol. Devono levare assolutamente questo timore tutti i ragazzi perché non hanno niente da rimproverarsi, impegnandosi tutti bene. Bisogna fare questo passo per metterci alle posizioni più vicine ai playoff che ai playout. Non facciamoci ingannare dal risultato con il Piacenza, una prestazione che mi ha lasciato orgoglioso dei ragazzi, ma anche lì potevano vincere loro. Avrà cambiato il mio umore, ma non l’idea di questa squadra. Vedremo con Lucchese e Carrarese, due ottime squadre, correremo qualche rischio in più; però dobbiamo rivitalizzarci tirando su il morale, cacciando le paure. Questi ragazzi sono stati bravi a salire fino in Lega Pro e salvarsi immediatamente, c’è stato un salto di una categoria e mezza perché avevano tolto la Seconda Divisione. In questa stagione pensiamo di fare un saltino in più, e divertirci magari la prossima primavera con i playoff. Non so se riusciremo a raggiungerli e quale fine faremo, ma se riuscissimo a passare qualche turno, sarà un altro mattoncino d’esperienza e crescita di cui si è bisogno. Secondo me la strada è questa, ma non bisogna farsi ingannare da questi momenti perché se si drammatizza si getta via tutto, se qualcuno si esalta troppo finisce tutto, bisogna trovare l’equilibrio. Terza punta non messa? Abbiamo deciso di inserire Pinardi trequartista. Erano due le alternative: togliere un centrocampista mettendo Perna a destra come altre volte con Okyere e Bruno centravanti, oppure lasciare il centrocampo affidato a Pinardi con quelle folate, ma il rischio era un po’ alto. Fino all’ultimo eravamo indecisi su questo. Abbiamo allora deciso di inserire Alex più vicino sulle due punte

Sezione: LE INTERVISTE / Data: Lun 12 dicembre 2016 alle 16:00
Autore: Davide Villa / Twitter: @@villdav3
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