Paolo Acerbis, estremo difensore esperto bergamasco classe '81, è uno dei nuovi portieri della Tritium. Il calciatore biancoazzurro conta più di centocinquanta presenze in serie B, ottenute con le casacche di AlbinoLeffe, Triestina, Grosseto e Vicenza, e tre gettoni in serie A  con le maglie di Livorno e Catania. Nelle ultime stagioni Acerbis ha giocato nel Seregno in serie D e nella Trevigliese in Eccellenza e non vede l'ora che inizi la nuova stagione.

Paolo, benvenuto alla Tritium.
"Sono contentissimo di fare parte quest’anno del progetto Tritium, società con un passato prestigioso. Devo fare i complimenti al presidente Juri Camoni, al direttore Gianluca Leo e a tutti le persone che fanno parte della società per i due salti di categoria, cosa non facile, ma riuscita con persone ambiziose".

Hai un lungo passato tra i professionisti.
"La mia carriera è cominciata nelle giovanili del Leffe, qualche anno nelle giovanili dell’Atalanta e poi Berretti e Prima Squadra nell’Albinoleffe, dove sarò grato in eterno al presidente Andreoletti, a mister Piantoni e a mister Gustinetti che ha puntato su di me durante quelle stagioni permettendomi di fare il salto nei professionisti. Dopo l’Albinoleffe ho avuto una parentesi in serie A con il Livorno dove ho anche esordito nella massima serie, subito dopo sono tornato All’albinoleffe per poi passare alla Triestina, al Grosseto, al Catania in serie A, di nuovo al Grosseto e al Vicenza. Negli ultimi tre anni sono stato a Seregno in serie D e alla Trevigliese".

Come vedi il ruolo del portiere nel calcio moderno?
"Per me significa questo: cercare di fare le cose semplici ogni partita, avere la costanza di un campionato con pochi errori, e magari qualche miracolo, però meglio meno errori. Il portiere di oggi deve essere molto rapido e con una struttura fisica abbastanza alta".

Chi conosci dei tuoi nuovo compagni di squadra?
"Ho giocato insieme a Legrati, Mapelli, Thomas Capelli e ovviamente conosco il direttore Gianluca Leo. Sono felice di incontrarli tutti nuovamente in quanto ho sempre avuto un ottimo rapporto con tutti loro".

Cosa ti aspetti da questa stagione?
"Mi aspetto personalmente un anno tranquillo e sereno dove si possa lavorare bene e ovviamente cercare di fare il meglio che riesco a dare. Come obiettivi di squadra spero di arrivare alla salvezza il prima possibile e poi chissà, se ci sarà tempo sognare non costa nulla".

Fuori dal calcio di cosa ti occupi?
"Ho un titolo di studio di perito elettronico e telecomunicazioni. In questo momento sto cercando di far partire un progetto di scuola portieri privata dove si faranno lezioni sul campo e si spiegheranno i concetti fondamentali della tecnica tattica dei portieri".

Vuoi salutare i tuoi nuovi tifosi?
"Saluto tutti i tifosi e amici della Tritium. Vi aspetto allo stadio a tifare e ad aiutarci a far continuare questo fantastico sogno chiamatoTritium".

Sezione: LE NOSTRE ESCLUSIVE / Data: Mar 10 luglio 2018 alle 00:50
Autore: Mattia Vavassori
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