Luca Perico, difensore classe '91, è uno dei nuovi giocatori della Tritium. Scuola Atalanta, il calciatore proveniente dal Caravaggio (serie D) è un centrale difensivo e si tratta di un ottimo rinforzo per la rosa allenata da mister Marco Sgrò. In questa intervista Perico parla di sé e delle sue esperienze all'estero.

Luca, benvenuto alla Tritium. Ci parli della tua carriera finora?
"Ho iniziato giocando nell'oratorio del Capriate San Gervasio. Sono cresciuto nel Settore Giovanile dell'Atalanta, disputando diversi campionati dai Giovanissimi Regionali fino alla Primavera. Ho maturato in seguito esperienza in serie D: per due anni sono stato alla Colognese e per una stagione all'Olginatese. Dopo queste esperienze ho militato all'estero: per due stagioni ho militato nel Brisbane City, team australiano, per due annate nel Lakeshore, squadra canadese, e per due stagioni con il Tasman United nel campionato della Nuova Zelanda. In estate sono approdato al Caravaggio per mezza stagione in serie D ed ora ho scelto di accettare la proposta della Tritium".

Perché hai accettato la proposta della Tritium?
"I dirigenti della società hanno seri progetti e fin dall'inizio mi hanno dato davvero l'impressione di darmi fiducia che spero di ripagare. Inoltre è un team vicino a casa: tra qualche mese prenderò la residenza a Trezzo sull'Adda. Io sono originario di Capriate San Gervasio però ho acquistato casa nella frazione di Concesa da poco e lì andrò ad abitare".

Quali obiettivi ti poni?
"Voglio trovare un senso di appartenenza con questa società dove potere rimanere per un po' di anni. Mi piacerebbe vincere qualcosa con la Tritium, dato che finora non ho vinto niente".

Studi o lavori nella vita?
"Ho il diploma di perito elettrotecnico ma ho sempre lavorato come carpentiere e nel settore dell'edilizia in generale".

Sei stato parecchio all'estero e sei stato un giramondo: parlaci delle tue esperienze.
"Ho giocato nella Queensland National Premier League, che sarebbe una seconda divisione sul sistema piramidale del calcio australiano, senza promozioni o retrocessioni. E' un calcio molto fisico con una bella organizzazione da parte dei clubs. In Canada ho militato nella Quebec Premier League, la terza serie nel sistema canadese/americano: è un calcio divertente con tantissimi stranieri in quanto non ci sono limiti per giocatori internazionali. In Nuova Zelanda ho vestito la casacca del Tasman United, che disputa il campionato di National Premier League: è la prima divisione neozelandese. E' stata finora l'esperienza più bella: ci sono un'ottima organizzazione, tanta passione, tanto attaccamento alla maglia da parte di staff, giocatori, tifosi, sponsor ed il supporto delle città. E' stato un periodo che porterò sempre nel cuore. Sono stato all'estero sia per il lavoro che per il calcio, che è sempre stato un appoggio sicuro, un punto di partenza per ogni posto. Avevo voglia di vedere posti nuovi, nuove storie e persone, quindi ho sfruttato il veicolo del calcio in cui me la cavo abbastanza bene. Di queste esperienze ho scritto degli articoli in un blog (vedi link in basso, ndr)".

In un futuro ti piacerebbe tornare in uno degli stati esteri in cui hai vissuto?
"Mia moglie è canadese: per ora restiamo in Italia, ma un domani pensiamo di tornare in Canada, però non si sa mai, in quanto anche in Nuova Zelanda ci piacerebbe tornare: lì abbiamo entrambi lasciato il cuore".

Il tuo inglese sarà perfetto immagino.
"Può essere, ma ha sempre la cadenza bergamasca (ride, ndr)".

Grazie Luca. Vuoi salutare i tuoi nuovi tifosi?
"Saluto tutti i tifosi della Trtium e tutti gli addetti ai lavori che spero di conoscere presto. Sempre Forza Tritium".

Sezione: LE NOSTRE ESCLUSIVE / Data: Mer 05 dicembre 2018 alle 21:00
Autore: Mattia Vavassori
vedi letture
Print