E' giovanissimo ma ha già collezionato una ricca esperienza nel mondo del calcio sia come calciatore che come allenatore. Riccardo Leoni, 24 anni, è al primo anno alla guida dei Pulcini 2005 Azzurri della Tritium ed è in assoluto alla primissima stagione nel mondo biancoazzurro. In questa intervista Leoni ci parla di sè, delle sue esperienze e dei suoi propositi per questa annata calcistica.

Riccardo, parliamo un po' di te.
"Certo. Sono Riccardo Leoni, ho 24 anni, ho il diploma di perito aziendale corrispondente in lingue estere e ho conseguito la laurea triennale in Scienze Motorie e dello Sport presso l’Università Cattolica. Attualmente sto lavorando alla tesi per ottenere, nei primi mesi del 2015, anche la laurea magistrale, questa volta però all'Università statale degli Studi di Milano. Sono ancora uno studente, anche se ho sempre cercato di lavorare per guadagnare qualcosa, sia per pagarmi l’università sia per sfizi personali. Attualmente, oltre ad essere istruttore della categoria Pulcini 2005 Azzurri della Tritium, svolgo anche la funzione di coordinatore tecnico dell’Attività di Base presso la Società BM Sporting di Basiano e Masate e sono personal trainer privato nel poco tempo libero che ho a disposizione".

Come nasce la passione per il calcio?
"La mia carriera da calciatore è iniziata, come sempre accade, con gli amici nella società del paese, nel mio caso il BM Sporting; ma all’età di dieci anni vengo visto e prelevato dal Milan, con il quale ho giocato otto indimenticabili stagioni dal 2000 al 2008 diventando anche, nel 2007, campione d’Italia della categoria Allievi Nazionali. Finita l’avventura in rossonero ho militato per tre stagioni in Serie D: un'annata nella Solbiatese Arno Calcio, una nella Colognese e una al Ponte San Pietro-Isola. Successivamente sono passato al Ciserano in Eccellenza e da ormai tre stagioni ho un po’ abbandonato i sogni di gloria per cercare di togliermi qualche soddisfazione con la squadra del mio paese, il BM Sporting appunto, che milita in Prima Categoria".

Quindi sei un allenatore-giocatore...
"Esatto (ride, ndr). Con quest’anno sono alla sesta stagione da istruttore di Scuola Calcio. Ho iniziato, anche in questo caso nel mio paese, a diciotto anni come collaboratore della categoria Esordienti. Negli anni successivi ho voluto specializzarmi maggiormente con Piccoli Amici e Pulcini. Nella passata stagione ho avuto la fortuna di seguire da vicino le vicende dell’Atalanta B.C. come tirocinante e collaboratore della categoria Pulcini 2003; da quest’anno sono orgoglioso di allenare una squadra in una società importante come la Tritium".

Vengono commessi errori nei settori giovanili secondo te?
"L’errore più grande che vedo compiere da parecchi istruttori, più o meno qualificati, è di pensare di poter allenare i bambini come farebbero con una squadra di adulti. Purtroppo, si vede questo particolare anche solo osservando dieci minuti di riscaldamento prepartita o sentendo certi discorsi e grida rivolte ai bambini stessi. Il bambino o l’adolescente è in fase di sviluppo tecnico, fisico, coordinativo, cognitivo e caratteriale ed ognuno raggiunge una propria maturazione in periodi diversi rispetto ad un qualsiasi altro compagno di squadra; il compito di noi istruttori è di metterli nelle condizioni di divertirsi e migliorare rispettando i tempi di ciascuno, senza fretta di raggiungere risultati nel breve periodo".

Sei un giocatore di calcio: quali aspetti si curano in una Prima Squadra?
"L’adulto, che gioca in Prima Squadra, vive la settimana di allenamento in funzione solo ed esclusivamente dei tre punti in palio la domenica; inoltre, deve allenare qualità tecnico-tattiche o fisiche, per esempio, completamente diverse da quelle dei bambini".

Sei l'istruttore dei Pulcini 2005 Azzurri della nuova ASD Tritium Calcio 1908.
"Sono sincero: sono prontissimo. Ogni volta non vedo l’ora di andare in campo coi ragazzi per provare ad insegnare loro quello che ho imparato io, sia sui libri sia nella mia esperienza personale in un settore giovanile importante come quello del Milan. È questa per me un’occasione d’oro per fare esperienza, imparare cose nuove, confrontarmi con specialisti del settore, presenti in Tritium o di altre realtà importanti che, settimana dopo settimana, abbiamo il piacere di conoscere ed incontrare. Il mio gruppo ha delle ottime potenzialità e, dopo due mesi di lavoro, posso dire che i ragazzi hanno voglia di migliorarsi sempre ed apprendono velocemente".

Domanda di rito: la mancata iscrizione della Prima Squadra della Tritium e le note vicende societarie recenti biancoazzurre.
"È una questione che non conosco nel dettaglio: faccio fatica a dire la mia in merito. Dall’esterno posso solo dire che, negli ultimi anni, nel calcio son successe vicende che hanno dell’incredibile a Trezzo sull'Adda come in altre piazze importanti. La speranza è che, magari, in futuro, si possa formare una Prima Squadra di livello composta di soli elementi cresciuti nel Settore Giovanile della Tritium stessa".

La ASD Tritium Calcio ha stretto degli accordi di collaborazione con Giana Erminio ed Atalanta.
"A mio avviso queste collaborazioni sono preziose per tutte e tre le società. La Tritium ha la possibilità di confrontarsi quotidianamente con esperti del settore per migliorarsi giorno dopo giorno e dà ai propri ragazzi uno stimolo in più a fare bene, con la prospettiva del professionismo; la Giana Erminio ha potuto, in breve tempo, disporre di squadre del settore giovanile che prima non aveva ed è un primo traguardo alla portata dei nostri ragazzi; l'Atalanta ha la garanzia di avere alle spalle un appoggio importante, competente e di qualità con il quale collaborare per la gestione dei ragazzi: dà un sostegno concreto anche alla crescita degli istruttori".

Hai degli obiettivi per la stagione 2014/2015?
"I miei obiettivi stagionali sono la crescita, il miglioramento e il divertimento dei “miei” bambini, cercando di trasmettere loro la mia passione infinita per questo sport. Quelli personali sono di aumentare le mie competenze giorno dopo giorno perché sono giovane e ho ancora tantissimo da imparare".

Grazie Riccardo! Siamo giunti ai saluti e ai ringraziamenti finali. 
"Il mio saluto va a tutti i bambini e ragazzi del nostro settore giovanile ai quali auguro di continuare a divertirsi giocando a calcio, perché non c’è dubbio: è lo sport più bello del mondo. I ringraziamenti vanno in primis a Christian Mauri, istruttore dei Pulcini 2006 Azzurri, che l’anno scorso ha condiviso con me l’avventura con i Pulcini 2005 del BM Sporting e senza il quale quest’anno non sarei qui e, infine, alla dirigenza della ASD Tritium Calcio 1908, composta da Paolo Pala, Nicola Bassani e Roberto Ricella, che mi ha dato fiducia e sostegno fin da subito".

Sezione: LE NOSTRE ESCLUSIVE / Data: Mer 19 novembre 2014 alle 08:00
Autore: Mattia Vavassori
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