A seguito dell’amichevole della Giana Erminio contro il Varese è intervenuto in conferenza stampa il mister biancoceleste Cesare Albè, che si è così espresso sulla sconfitta con i biancorossi, sulla storia del Varese Calcio, sul confronto con un’altra squadra allenata da mister Iacolino, e sugli ultimi probabili colpi di mercato del club martesano.

Prima sconfitta contro una squadra di serie D in questo precampionato, con quella che probabilmente ha tutte le carte in regola per fare il salto di categoria l’anno prossimo.

Il Varese ha disputato un’ottima partita, preparata benissimo da Iacolino, ci ha messo in difficoltà con la difesa a tre. Abbiamo dovuto adeguarci lavorando sui loro tre difensori, e questo non ha funzionato bene. Non voglio togliere meriti al Varese, ma abbiamo fatto troppo poco. Diversi giocatori sono apparsi in una situazione precaria a una settimana dall’inizio del campionato, e gli avversari ci hanno messo a nudo tutti i nostri problemi. Avendo Sosio infortunato e Perico indisponibile in difesa abbiamo fatto di necessità virtù”.

Secondo lei ha inciso il fatto di giocare in uno stadio come il Franco Ossola, dove avvenne anche un fatto irripetibile quando nel 1968 il Varese battè la Juventus per cinque reti a zero?

Si va a giocare contro una squadra che ha ottenuto bei risultati nella storia, proprio tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta, con degli ottavi posti in serie A e l’approdo alle semifinali della Coppa Italia (l’attuale Tim Cup, ndr), ricordo i giocatori che sono passati qui”.

Ha incontrato ancora mister Iacolino, già affrontato con il suo Cuneo nella stagione 2015/2016. Terminò uno a zero per la Giana all’andata a Gorgonzola, e in parità due a due nel ritorno al Fratelli Paschiero della città piemontese.

Bella lezione tattica di Iacolino, che trova una squadra che gioca un 3-4-1-2. Lui si mette a giocare a specchio, mettendoci in difficoltà. Qualche limite ha il calcio italiano perché si guarda troppo la tattica, ma è anche un valore aggiunto perché all’estero giocano tutti allo stesso modo e non so se ci piacerebbe così tanto. Qualsiasi allenatore è in grado di mettere in difficoltà tutte le squadre. Coverciano è una bella miniera, e a mio parere tutti i tecnici che escono da lì sono tutti preparatissimi”.

Sono gli ultimi dieci giorni di calciomercato. La Giana proverà ancora qualche colpo in entrata?

Non credo, ci mancano i giocatori impegnati alle Universiadi, ci bastano quelli che abbiamo, pur se in campo col Varese non hanno giocato bene. Siamo andati a prendere Bardelloni perché Bruno è un po’ in ritardo di condizione, Gullit è acciaccato dalla penultima giornata dello scorso campionato e non ha ancora ripreso. In altri reparti abbiamo fuori giocatori importanti, come Marotta e Chiarello a centrocampo, Perico in difesa, ma la testa deve essere la stessa dell’anno scorso, e deve aver voglia di lavorare con umiltà e dedizione, darsi da fare, non dare colpe a Tizio, Caio e Sempronio o altre cose. Tirarsi su le maniche e darsi da fare

Sezione: PRIMO PIANO / Data: Lun 21 agosto 2017 alle 11:45
Autore: Davide Villa / Twitter: @@villdav3
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