Torna anche questa settimana "L'Angolo dei Ricordi", la rubrica del portale TuttoTritium.com che vi racconta il passato calcistico di un giocatore della Tritium. Ospite di questa puntata è Dario Teso, difensore centrale classe '85 originario di Eraclea (Venezia), perno del reparto arretrato abduano che ha vestito la casacca biancoazzurra dalla stagione 2010/2011 fino alla scorsa estate. Attualmente è in forza alla Carrarese, compagine partecipante al campionato di Prima Divisione di Lega Pro.

Affronti la Tritium per la prima volta da avversario l'11 aprile 2010 con la maglia del Darfo. In quell'occasione i biancoazzurri vincono matematicamente la serie D.
"Esatto, è stata la classica ciliegina sulla torta quell'incontro: disputai un'ottima partita da terzino sinistro ed ero fuori ruolo tra l'altro. A fine partita ricevetti i complimenti di mister Stefano Vecchi. Sta di fatto che il martedì dopo arrivó la chiamata di Fiorino Pepe: per me si accese la lampadina che mi dava la possibilità di tornare in Lega Pro e col senno di poi anche di vincere un campionato. Li ringrazio entrambi ancora ora".

Stagione 2010/2011: vesti la casacca abduana per la prima volta.
"Come detto, sono stato voluto da mister Vecchi ed ancora lo ringrazio molto per quanti insegnamenti mi dato per crescere nel mio ruolo. Ho giocato sia come centrale che come terzino in alcune occasioni. Ringrazio inoltre il mio primo tifoso Fiorino Pepe".

Metti a segno tre reti nella prima annata a Trezzo.
"Prima dell'esperienza in serie D a Darfo Boario della stagione 2009/2010 non ero mai riuscito a fare gol. Penso che il fatto di aver realizzato due gol per la prima volta proprio a Darfo mi ha dato un'emozione talmente forte da prenderci gusto. Alla Tritium sono andato a segno per ben tre volte, sempre in casa, siglando reti emozionanti che hanno portato alla vittoria in tutti e tre i casi".

La chiamavano la squadra dei record...
"Questa definizione mi piace. Avevamo raggiunto degli automatismi e un collante sia umano che calcistico in campo talmente forte che, quando un incontro terminava anche in pareggio, per noi era come una sconfitta e ci sentivamo in colpa l'uno con l'altro. Diciamo che vincere era diventata la normalità. Ho ottimi ricordi dei compagni di reparto Dionisi e Malgrati, due grandi persone nei rapporti umani e professionali".

L'anno successivo sei titolare in Prima Divisione.
"Nell'estate di quella stagione si parlava della riconferma di solo un centrale. Quando è arrivata la chiamata di Pepe ero in vacanza ed ero contento. Accettai e finalmente dopo il fallimento del Venezia (Teso ci militò nella stagione 2006/2007 senza scendere in campo, ndr) potevo misurarmi da titolare in Prima Divisione. Me la ero guadagnata la categoria".

Il rapporto con Boldini e la salvezza di Pavia.
"Sono stato fortunato con l'arrivo di mister Boldini, mi ha subito preso in simpatia e mi ha stimato tantissimo. Il fatto che un allenatore ti dia una fiducia così grande fa la differenza quando vai in campo. Mi è dispiaciuto riguardo alcune scelte che ha fatto sui miei compagni, ad esempio con Floriano, ma per il resto devo solo dire grazie. Il pareggio determinante a Pavia è stato simile ad una seconda vittoria del campionato per me".

Vieni ribattezzato dai tifosi Thiago Teso.
"E' un soprannome buffo (ride, ndr). E' nato a causa delle mie caratteristiche tecniche di portare palla al piede in uscita. Paradossalmente qui a Carrara ho sentito parlare del soprannome Lucio-Teso che mi è stato dato (ride, ndr)".

La terza stagione a Trezzo ed la salvezza a Portogruaro.
"E' iniziata con un grosso dubbio, un periodo difficile per me sia calcistico che sentimentale. Rifiutai un'ottima offerta da Savona e firmai 2 anni a Trezzo per la fiducia e la stima in Fiorino Pepe e nella società. Misi a segno due reti, ma la più bella è stata quella realizzata col Treviso in casa: ci portó alla prima vittoria stagionale e a maggio valse il penultimo posto essendo arrivati a pari punti per gli scontri diretti. E' stato il primo segnale che il cuore Tritium non era morto ma che ancora batteva e poteva farcela. A Portogruaro è stato un miracolo, diciamo voluto".

Avevi ancora un anno di contratto ma la Tritium non si iscrive in Lega Pro: le tue sensazioni.
"Esatto, firmai fino a giugno 2014. Avevo brutte sensazioni fin da giugno,potevo ritrovarmi a piedi e così è stato. Anche dopo tre annate da protagonista a 28 anni, con queste nuove regole dei giovani, era dura rimanere in Prima Divisione. Non ho mai perso la speranza, ho rinunciato a diverse offerte di Seconda Divisione e per questo ringrazio Turotti e la Carrarese per la possibilità concessami".

Alla Carrarese ritrovi anche Nodari, tuo compagno alla Tritium. Che gol contro il San Marino alla prima giornata...
"Conosco subito mister Braghin, persona squisita, ha un ottimo rapporto con i giocatori ed è mio estimatore. Con una fiducia così l'annata non può partire male: infatti alla prima giornata realizzo un bellissimo gol dedicato a tutti i miei compagni ed amici senza squadra per queste regole sui giovani orripilanti ed ingiuste".

Cosa provi a vedere la Tritium in Promozione?
"Non ci sono parole: vederla giocare in un campionato provinciale è uno strazio per me, è una maglia che ho imparato ad onorare, tanto amata e voluta. Addirittura Roberto Bortolotto non è riuscito a togliersi quella casacca tanto da scendere di categoria pur di indossarla".

Vuoi lasciare un saluto ai tuoi vecchi tifosi?
"Mi sono rimasti nel cuore gli onnipresenti tifosi della Tritium del gruppo "Gent da Tress - Mai Sola". Cito alcuni nomi: Gianni, il mio vicino di casa, Stefano Robbiati e l'amico Sandro Fox, a cui mando, come a tutti i trezzesi, un augurio di buone feste. Auguri anche a voi del portale TuttoTritium.com. Buone feste a tutti!".

Sezione: SGUARDO SERIE A / Data: Gio 19 dicembre 2013 alle 17:00
Autore: Mattia Vavassori
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