Torna anche questa settimana “L’Angolo dei Ricordi”, la rubrica che ci racconta il passato calcistico di un ex giocatore della Tritium. In questa puntata l’ospite è Mauro Borghetti, classe 1969, capitano e centrocampista biancoazzurro dalla stagione 2004/2005 al novembre 2006. Attualmente è responsabile del settore giovanile del Novara, compagine di serie B.

Mauro, arrivi dal Monza nell'estate del 2004.
"Esatto, mi ricordo che provenivo dal Monza, che militava nell'ex serie C e avevo accettato di scendere in Eccellenza alla Tritium".

Sei un mediano incontrista, ma ti inventi regista a Trezzo.
"Possiamo dire che ero qualcosa in più di un mediano incontrista. Ero anche un regista: considerato che il livello era quello dell’Eccellenza, potevo permettermi di giocare con continuità in questo ruolo".

Di quella squadra sei il capitano.
"Fin da subito mi era stata affidata la fascia da capitano".

La stagione 2004/2005 si può definire particolare: c'è stato un testa a testa tra Renate e Tritium.
"Diciamo che per gran parte del campionato siamo sempre stati dietro le prime posizioni. Oltre al Renate, c’era anche l’Usmate nelle prime posizioni. Siamo arrivati secondi e abbbiamo disputato i playoff: siamo riusciti ad eliminare la Gandinese e nella finale playoff l’Usmate con il risultato di 4-0. Nella fase nazionali abbiamo superato il Varese ai supplementari di misura, che è stato ripescato e salito in poche stagioni in serie B. In finale abbiamo eliminato la Nuova Colligiana, squadra piemontese di Asti, pareggiando 1-1 in trasferta e vincendo 5-2 in casa. A mezzora dalla fine eravamo già sul netto risultato di 5-1 a nostro favore: è stata più una cavalcata finale verso i festeggiamenti. Il campionato è stato un testa a testa con il Renate e l’Usmate: noi siamo partiti male e abbiamo recuperato molto dalla metà in avanti compresi i play-off che abbiamo vinto senza quasi faticare".

Il campionato è stato vinto dal Renate.
"Probabilmente, per come eravamo messi nella parte finale, se ci fosse stata ancora qualche partita avremmo potuto diventare anche i favoriti; nel girone di ritorno abbiamo vinto a Renate con il risultato di 3-2, ma il campionato era arrivato al termine e ci siamo classificati secondi a -3 punti dalla capolista".

Segni anche qualche gol.
"Non molti, giusto un paio. Ho segnato contro il Bovisio Masciago alla Pista: loro erano ultimi e abbiamo vinto 2-0; sono andato in rete anche contro l'Isola a Ternoa. Nella mia carriera non ho mai realizzato molte marcature: non potevo cambiare trand (ride, ndr)".

Stagione 2005/2006: primo anno in serie D per la Tritium ed arriva un bel terzo posto.
"E' stata sicuramente una stagione importante perché era una categoria in cui la Tritium mancava da moltissime stagioni. Abbiamo disputato sicuramente quel campionato con personalità, dimostrando di essere una squadra di tutto rispetto. Ci siamo qualificati per i playoff giocando partite decisive in campionato, ad esempio con la Nuorese tra le mura amiche, dove abbiamo perso 0-3 ma mettendo in scena sempre delle prestazioni positive".

Nei playoff gli abduani vengono eliminati dall'Olimpia Celano.
"Abbiamo vinto contro Fanfulla e Palazzolo, team che si era conteso il primo posto con la Nuorese. Abbiamo giocato il famoso girone a tre contro il Monterotondo e l'Olimpia Celano. Abbiamo vinto di misura la prima partita in terra laziale contro il Monterotondo, ma abbiamo perso a Trezzo contro l'Olimpia Celano: dopo dieci minuti eravamo già in vantaggio ma non siamo riusciti a difendere l’1-0. L'incontro è finito 2-1. Successivamente l'Olimpia Celano è riuscito a salire di categoria usufruendo del ripescaggio".

Stagione 2006/2007: dopo le prime giornate te ne vai, litigando con mister Eugenio Mismetti.
"Fu un'annata diversa, nel senso che la squadra è partita con grandi ambizioni ma si è rovinato subito il rapporto con mister Mismetti, in apparenza senza grandi motivaizioni. Ci furono un po’ di difficoltà a livello di gestione anche con altri giocatori arrivati in estate; in particolare, con Carlo Taldo, attaccante che aveva giocato in serie A; con Mauro Locatelli, uno dei perni titolare del reparto arretrato di quel team. Si era rotto l’equilibrio che sorreggeva quel gruppo. Ho disputato le prime partite poi sono stato lasciato in disparte. A novembre ho ottenuto lo svincolo e sono sceso in Eccellenza al Corsico, dove ho chiuso la mia carriera calcistica".

Ti ricordano ancora con affetto a Trezzo.
"Sono stato benissimo alla Tritium Ero sceso nei dilettanti dopo 15 anni di professionismo perché, tutto sommato, arrivavo da due annate a Monza non felicissime. La società era in difficoltà e fummo coinvolti nel fallimento della stessa. Per una persona che ha sempre e solo giocato al calcio, facendo il professionista, avere difficoltà a livello economico non è di buon auspicio. Si era creata questa occasione della Tritium, società emergente - non posso negare che faceva anche proposte di buon livello - quindi accettai quel genere di soluzione, non nuova per me perché, prima di essere professionista, sono stato nei dilettanti; sicuramente una situazione diversa dal solito. L'annata dell’Eccellenza è stata una cavalcata trionfale, nel senso che siamo partiti con qualche problema, ma col passare del tempo siamo diventati una squadra importante. Nel gran primo anno di serie D, dove onestamente siamo partiti con l’incognita, abbiamo raccolto molte soddisfazioni, a parte la delusione finale di avere perso una partita in casa che era alla nostra portata. Ho avuto un ottimo rapporto con tutto l’ambiente; eravamo un buon gruppo di compagni di squadra: Locatelli, Pesenti, Terzi, Turani, giusto per fare qualche nome, sono stati ragazzi con cui ho vissuto stagioni positive".

Hai 45 anni: cosa fai adesso nella vita?
"Sono responsabile del settore giovanile del Novara. Questo è il terzo anno e mi occupo dei ragazzi. Fortunatamente per me, opero in buona società che passa attraverso alti e bassi, come tutto il calcio attuale. Tutto sommato gode di una buona solidità. L’attività del settore giovanile coinvolge e impegna molto, ma il Novara mi permette di svolgerla nel miglior modo possibile".

Dopo i fasti di D e Lega Pro la Tritium è in Promozione.
"Questo è un po’ il limite dei club dove della gente ci mette la parte economica e la passione: quando vengono a mancare queste componenti, possono accadere situazioni come quella della Tritium, che ha vissuto un periodo importante, ma che, allo stesso tempo, non ha avuto la forza di continuare".

Vuoi lasciare un saluto ai vecchi tifosi?
"Posso augurare che abbiano la possibilità di ripercorrere prima possibile tutto quello che hanno vissuto in questi ultimi anni, a partire dall’Eccellenza fino ad arrivare al campionato di Prima Divisione".

Grazie Mauro! In bocca al lupo per la tua carriera".
"Crepi il lupo! Grazie a voi del portale Tuttotritium.com per questa intervista. Sempre Forza Tritium!"

Sezione: SGUARDO SERIE A / Data: Gio 13 febbraio 2014 alle 15:00
Autore: Rossana Stucchi
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