Ultimo posto in classifica con 10 punti in 19 partite è il peggior risultato di tutta la Lega Pro. E ancora, peggior difesa (37 gol subiti) e peggior attacco (14 gol fatti) del girone A. I numeri della Giana Erminio alla fine dell’andata sono impietosi e fotografano una situazione mai così negativa in Serie C per la squadra di Gorgonzola. Anche nella scorsa stagione la squadra disputò un brutto girone d’andata ma i punti erano stati 18 (con tre vittorie) e la Giana era penultima. L’impressione è che stavolta rialzarsi sarà molto più difficile, se non impossibile. Per salvarsi senza playout bisogna fare nel girone di ritorno almeno 30-32 punti, il che significa un girone d’andata come quello di Novara e Renate per intenderci, quindi da terzo/quarto posto. Per compiere un’impresa del genere questa squadra ha bisogno ancora di almeno due giocatori di categoria: un centravanti e un difensore. Il centrocampo è stato rinforzato con gli innesti di Maltese, Bellazzini e Greselin; le corsie sono a posto con i rientri a tempo pieno di Madonna e Solerio. Ora serve un difensore centrale e una prima punta che sostituisca Gioé, acquisto sbagliato come fu l’anno scorso quello di Marzeglia. I profili ideali sarebbero Negro e Marchi, entrambi del Monza ma giocatori però difficili da raggiungere e soprattutto, come ha detto Albé a proposito di eventuali rinforzi, “è molto difficile convincere certi calciatori a mettersi in gioco con l’ultima in classifica”. Ma tant’è, qualcosa la Giana deve fare per rialzarsi e dal Monza potrebbero arrivare altri elementi come Galli e Di Munno, due centrocampisti che finora hanno trovato pochissimo spazio, come del resto Negro. La Giana quest’anno, seguendo la mission della Lega Pro, ha lanciato diversi giovani, ben quattro promossi dalla Berretti ma purtroppo nessuno di loro si è dimostrato all’altezza della Serie C. Avrebbero tutti bisogno di giocare un campionato di Serie D per farsi le ossa, come si diceva una volta, e poi andrebbero rivisti in Lega Pro. Questa squadra va ricostruita, in tutti i sensi, altrimenti non si rialzerà. La palla ora è in mano alla società: Albé, che è sempre vicepresidente, domenica scorsa ha detto che la Giana Erminio non mollerà. Gli crediamo, ma alle parole debbono seguire i fatti. A gennaio lo sapremo.

Sezione: EDITORIALE / Data: Mer 18 dicembre 2019 alle 09:30
Autore: Stefano Spinelli
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