Il campionato della Giana Erminio è stato simile a una lunga partita di tennis. E’ cominciato male, con 3 sconfitte consecutive che hanno subito messo la squadra nelle ultime posizioni di classifica. Sia con Cesare Albé prima che con Oscar Brevi poi, la Giana non è praticamente mai uscita dalla zona playout e all’inizio di marzo è stata sull’orlo del baratro. Nelle partite con Livorno e Lucchese si è trovata come il tennista che vede il suo avversario servire per il match. Soprattutto sul punteggio di 1-3 contro la Lucchese, Pinto e compagni erano praticamente condannati a fare i playout se non peggio, considerando la “forbice” degli 8 punti. Ma quel giorno è scattato qualcosa: la Giana ha annullato il match-point dell’avversario, ha rimontato la Lucchese e poi, con altre tre vittorie consecutive con Carrarese, Pro Sesto e Renate il match, pardon il campionato, è finalmente svoltato. Con 4 vittorie di fila e i due pareggi ottenuti a Grosseto e Olbia, la squadra di Brevi ha ribaltato un campionato fino a quel momento mediocre ed è diventata padrona del proprio destino fino a conquistarsi tre match-point per chiudere il discorso salvezza senza i playout. Ma qui le è venuto il “braccino”. I primi due, con Pro Patria e Pergolettese, se ne sono andati: serviva un’altra vittoria ma sono arrivati due pareggi, peraltro giusti per quanto visto in campo. Domenica c’è la terza e ultima possibilità, quella da non fallire. Arriva la Pistoiese reduce da 2 sconfitte di fila ma non ancora spacciata. Per la salvezza diretta bisogna vincere, altrimenti si dovrà sperare nei risultati degli altri. La speranza vera però, è quella di giocarci la partita dall’inizio alla fine, senza avere il braccino del tennista.

Sezione: EDITORIALE / Data: Ven 30 aprile 2021 alle 14:50
Autore: Stefano Spinelli
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