Oggi 30 marzo 2020, il presidente della Giana Erminio, Oreste Bamonte, festeggia 35 anni alla guida della società, carica assunta per votazione nell'assemblea dei soci del 30 marzo 1985. Si tratta di un anniversario importantissimo, un'anzianità di presidenza che nel panorama del calcio professionistico italiano è oggi seconda solo a Luigi Fresco, presidente della Virtus Vecomp Verona. Al tempo del Coronavirus, hanno mandato al patron un augurio virtuale il sindaco di Gorgonzola, i giocatori, guidati da Cesare Albé, e tanti ex del passato recente come Augello (Sampdoria), Paleari (Cittadella), Sasà Bruno e Gasbarroni che giocano nei Dilettanti.

Questo un passo tratto da "1909-2019 Centodieci Anni. Giana Erminio la Favola in Bianco Azzurro" del nostro caporedattore Stefano Spinelli: “Che la presidenza Bamonte fosse l’unica realtà percorribile era scontato, nulla di traumatico, ma solo l’obiettiva necessità di voltare pagina”. Con queste parole il 7 aprile 1985, Radar, il settimanale locale di Gorgonzola accoglieva Oreste Bamonte alla guida della Giana. Parole che rilette oggi, a distanza di 35 anni, sono state davvero profetiche, soprattutto “realtà” e “pagina”. Perché Oreste Bamonte non è stato e non è, tuttora, solo un presidente. È il proprietario e l’anima della Giana Erminio, l’uomo che ha trasformato un club di paese in una società professionistica a 360° e che nel frattempo ha “costruito” con le sue risorse uno stadio moderno, il “Città di Gorgonzola”, che è un autentico gioiello per la città. Tutto ciò è stato realizzato in più di trent’anni di presidenza e assumendo la guida della società con la squadra nella parte destra della classifica di Prima Categoria. Come detto nella stagione 1984-85 la Giana vivacchia in Prima Categoria e quando Bamonte assume la presidenza sta finendo una stagione difficile, vissuta quasi per intero nella seconda metà della classifica, senza squilli, con tanto di un avvicendamento in panchina a metà stagione. Dal neo-presidente nessuno si aspetta miracoli ma si intuisce già all’epoca il suo carattere determinato e la sua voglia di fare. La Giana, che prima del suo avvento si trovava in una situazione precaria anche dal punto di vista societario, non può “vivacchiare” ma deve essere protagonista, almeno a livello regionale. La squadra conclude la stagione 1984-85 al decimo posto su sedici squadre, con poche luci e tante ombre, ma con la garanzia che il nuovo assetto dirigenziale lavorerà al meglio per poter ripartire con nuovi propositi l’anno successivo".

Da oggi riporteremo sul nostro portale tutti i messaggi al presidente Bamonte. 

Sezione: EDITORIALE / Data: Lun 30 marzo 2020 alle 11:00 / Fonte: www.asgiana.com
Autore: Rossana Stucchi
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