Zero punti dopo tre giornate, difesa più perforata del campionato con 8 gol subiti, un solo gol segnato. I numeri certificano il peggior avvio della Giana Erminio da quando è in Serie C: mai aveva iniziato con tre sconfitte consecutive un campionato e domenica scorsa è arrivata anche quella più pesante mai subita in casa nei professionisti (0-4). Riccardo Maspero ha chiesto scusa a tutti, gesto che gli fa onore, e ha detto che con la Pianese è stato toccato il fondo. Vogliamo crederci, perché significherebbe che già da domenica prossima con il Gozzano potrebbe esserci una ripresa o quanto meno un atteggiamento diverso in campo. Per reagire però, crediamo ci sia bisogno anche di un sistema di gioco diverso. L’allenatore ha sempre puntato sullo stesso modulo, il 3-4-1-2, vincente nel finale della scorsa stagione ma perdente quest’anno. Come mai? Una risposta semplice è che sono cambiati gli interpreti: Bonalumi e Iovine (titolari fissi l’anno scorso) non ci sono più e il miglior difensore rimasto (Montesano) è infortunato.

In questa situazione e con questa rosa potrebbe aiutare un modulo semplice, scolastico, come il 4-4-2. I terzini ci sono (Sosio, Perico, Solerio e Cazzago), come centrali, in attesa del rientro di Montesano, abbiamo Gambaretti, Pirola (fresco di rinnovo fino al 2024), M’Zoughi e in più lo stesso Perico può giocare lì. Ma è la batteria dei centrocampisti quella più adatta a questo modulo con quattro esterni per due posti (Duguet, Pedrini, Otelé e Capano) e quattro centrali (Pinto, Remedi, Piccoli e Zulli, che fa fatica a giocare sulla fascia). Infine quattro attaccanti per due maglie: con Perna che deve tornare a giocare dentro l’area avversaria e non fuori, ci sono Mutton, Gioé e Cortesi. Certo il 4-4-2 non prevede il trequartista, ma per fare questo ruolo servono determinate caratteristiche. Quali? Quelle che ha mostrato per esempio domenica scorsa Catanese, il numero 8 della Pianese. Che non ha nessuno dei giocatori della rosa attuale della Giana.

Sezione: EDITORIALE / Data: Gio 12 settembre 2019 alle 17:00
Autore: Stefano Spinelli
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