Sono ben tre gli ex di turno nella partita di domani allo stadio Martelli tra Mantova e Giana Erminio. Marco Carminati e Andrea Tremolada nella Giana, Matteo Pedrini nel Mantova. Di questi il favorito per giocare dall'inizio è sicuramente Carminati, finora sempre impiegato tra i titolari da mister Brevi, sia nella amichevoli che nelle due partite ufficiali disputate. Carminati è stato uno dei componenti del Mantova 2019-20, quello che ha ottenuto la promozione in Serie C. E non è stato certo un comprimario, come testimoniano le 21 presenze su 24 partite di campionato, prima che il Covid stoppasse tutto. Classe 2000, difensore centrale, ex capitano della Primavera del Brescia. Domani tornerà al Martelli da avversario, con la maglia della Giana Erminio e ha parlato alla "Voce di Mantova": «E sarà la mia prima partita in assoluto da ex». Dopo l’esperienza in biancorosso, infatti, è passato al Siena, sempre in Serie D. Fino al tanto atteso approdo nel professionismo, nelle file della Giana.

«Ebbene sì, tornare al Martelli sarà un’emozione – ammette Carminati – ; perchè a Mantova ho vissuto un’annata bellissima, allacciando rapporti stupendi. Un’annata di successi e con l’unico grosso rimpianto di non aver potuto festeggiare la promozione come meritavamo. Non ci siamo goduti la festa con i tifosi, ed è un peccato». Carminati resterà comunque negli almanacchi come uno dei protagonisti di quel Mantova vincente. «Sarei rimasto volentieri, ma sono state fatte altre scelte e le ho accettate senza problemi».
A Siena, altra piazza ambiziosa e affascinante, è cresciuto sotto la guida di due assi del pallone:  Alberto Gilardino  e  Gaetano Caridi. «È stata una stagione turbolenta, fortemente condizionata dal Covid. Avremmo potuto fare di più, ma la società è comunque riuscita ad ottenere il ripescaggio in C. Quanto ai due mister, Gilardino è di un’umiltà impressionante. E Tano… beh, non posso che definirlo una bellissima persona. Con lui avevo un ottimo rapporto, mi ha raccontato un sacco di aneddoti sui suoi anni mantovani».
Ed ora la Giana. «Siamo un gruppo giovane, ben amalgamato con qualche elemento esperto e di caratura – spiega Carminati, che nel frattempo sta continuando gli studi universitari in Ingegneria Gestionale – ;puntiamo a una salvezza tranquilla, ma il nostro mister è uno che non si accontenta. E poi conosce bene la C. Abbiamo vinto la prima partita e ce la giocheremo anche a Mantova».
Dicevamo dell’emozione, che Marco sicuramente proverà reincontrando chi c’era due anni fa: dai preparatori  Merighi e  Gazzola al dottor Ballardini, fino al fisioterapista Croci ed altri ancora. Tra questi, anche il bomber  Filippo Guccione: «Eh, col “Guccio” mi sa che ci incroceremo parecchio in campo… Mica facile da marcare, dovrò impegnarmi. Filippo è uno che non molla mai, anche a livello caratteriale. Un capitano nato, insomma. Proverò a fermarlo. Con enorme rispetto, ma senza paura».

Sezione: EDITORIALE / Data: Ven 03 settembre 2021 alle 14:00 / Fonte: vocedimantova.it
Autore: Stefano Spinelli
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