Buongiorno, prendendo spunto dalla lettera del sig. Pirovano, scrivo anche io un pensiero sul momento della squadra. La Tritium, quest'anno, sta ricercando una costruzione del gioco più dal basso per aumentare qualità e quantità di possesso palla, per permettere alla squadra dì risalire il campo compatta, mantenendo le corrette distanze tra i reparti. Di conseguenza si va alla ricerca anche di un gioco più fluido e piacevole. Tutto ciò è possibile anche grazie alle qualità di palleggio, sopra la media per il ruolo, di Acerbis e Capelli e dal movimento ad abbassarsi per ricevere dai difensori, di Marinoni. Il cambio di ruolo di Cascino, conseguente all'assenza di Gabellini (scelta quasi obbligata, si potrebbe alzare Caferri, ma ciò costringerebbe a mettere in panchina Acerbis... e non mi pare il caso), priva però il play dell'interlocutore privilegiato per rafforzare il palleggio a centrocampo, in quanto l'ex Giana è il giocatore con il tasso tecnico più elevato in mediana. Lo scarico sui terzini non è dei più semplici in quanto Caferri si trova a ricevere sul piede meno forte, mentre Tremolada esprime le sue migliori qualità in fase di non possesso. Per gli stessi motivi i due esterni bassi non garantiscono la costante ampiezza di manovra necessaria (Caferri garantisce comunque tante cose positive con la sua intraprendenza e determinazione). La profondità, i movimenti senza palla, la capacità di creare superiorità numerica garantiti da Gabellini sono inoltre uno sfogo che in questo momento viene a mancare in maniera importante (Guerrini in fase di non possesso, parte largo per chiudere la linea a 4 a centrocampo, per poi venire più centralmente. Non esattamente la sua "comfort zone"). Un Desogus ancora acerbo e l'impossibilità di alzare Caferri (che potrebbe essere invece possibile con la semplice presenza in rosa di un terzino sinistro giovane, che darebbe anche l'opportunità di giocare a destra a Lorenzo quando non ci fossero esigenze diverse legate alle assenze) ha obbligato mister Sgrò a trovare soluzioni che non facilitano lo sviluppo di un gioco piacevole proprio in un momento in cui la squadra aveva trovato una buona autostima (soprattutto dopo il pareggio ad Oggiono). Aggiungerei che anche il campo in orrende condizioni non aiuta i buoni propositi. Vale anche per l'avversario, vero. Ma l'Offanenghese si è limitata a fare densità dietro, dei gran lanci lunghi a cercare Forbiti ed aggressioni sulle seconde palle. A loro di giocare bene non frega nulla. Giustamente però la Tritium ha ben altra storia e tradizione. Anche di bel calcio, che altre realtà non conoscono.
Sostengo l'invito di Stefano Spinelli nell'essere più presenti allo stadio e nel ritrovare il tifo ed il pubblico di una volta. Sentivo dopo la partita i commenti di alcuni tifosi "Era da tempo che non venivo a vedere la Tritium, ma se la situazione 'è questa...". Io mi ricordo molto più pubblico sempre in Eccellenza anni fa, quando il gioco era tipo quello dell'Offanenghese. Cioè orrendo. Vero che c'era Pesenti, che da solo vinceva le partite e faceva esaltare tutto lo stadio. Quindi magari ritrovare un giocatore "icona", per qualità, forza e agonismo che mostrava in campo, farebbe bene un pò a tutto l'ambiente. C'è giusto un centravanti ex Trento l'anno scorso in serie D, attualmente svincolato, che sembra poter ricoprire un ruolo del genere nella Tritium. Si chiama Alessio Zecchinato.

Forza Tritium!
Angelici Michael

Grazie Micheal per la sua analisi molto tecnica del gioco della Tritium. Cosa aggiungere? D’accordo su Gabellini, che è forse il giocatore più tecnico della rosa, mentre Caferri alto secondo noi ci sta benissimo, terzino sinistro potrebbe giocare Pelizzari. I quattro under potrebbero essere Tremolada (o Secchi a destra), Motta, Guerrini e lo stesso Caferri. Infine un giocatore come Pesenti non si trova facilmente, giriamo il suo suggerimento di mercato al ds Gianluca Leo.

Stefano Spinelli
 

Sezione: L'ANGOLO DEL TIFOSO / Data: Gio 22 novembre 2018 alle 11:00
Autore: Stefano Spinelli
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