La sensazione, ormai evidente, è che per tornare a parlare di calcio servirà ancora un pochino di tempo. In attesa di conoscere il destino ufficiale dei campionati da parte della Federazione, i colleghi del portale bergamoesport.it hanno chiesto a Matteo Marinoni, capitano della Tritium, di fare il suo punto della situazione legata al mondo del pallone dilettantistico: “Ci stiamo allenando da casa singolarmente, con tutte le limitazioni del caso ovviamente e non è una cosa agevole. Facciamo il possibile”. Sull’eventuale ripresa dei tornei, Marinoni è realista: “Il momento è difficile, o meglio drammatico. Viviamo una situazione paradossale. Parlando con i più esperti giocatori della squadra, la speranza di tutti è quella di portare a termine questo campionato, ma se facciamo i conti con il presente parlare di calcio quasi stona. Al momento fare previsioni è impossibile su qualsiasi aspetto. Con il gruppo ovviamente ci teniamo sempre in contatto, anche condividendo gli allenamenti in maniera tecnologica”. Sull’allenatore Marco Sgrò, ex centrocampista dell’Atalanta, il pensiero e la stima sono evidenti: “E’ una persona di calcio, a tutti gli effetti. Avendo giocato ad alti livelli, allenare in Serie D per lui non è così complicato. Il pregio? Sa gestire alla grandissima il gruppo di ragazzi a disposizione. Sa creare inoltre un ambiente sereno, personalmente è motivo di orgoglio e soddisfazione essere allenato da una persona come lui. E il mio pensiero è condiviso da tutti i compagni”. Non può mancare un pensiero per Bergamo e i bergamaschi, che stanno vivendo un incubo: “Il momento è estremamente delicato, sono vicino a tutti coloro che hanno avuto un lutto recente in famiglia. Mi auguro di superare tutto e tornare a fare quello che amiamo di più, nella vita di ogni giorno. Mi immagino già di rivedere la gente in tribuna allo stadio La Rocca che quando è pieno diventa un autentico spettacolo”. Spettacolo a cui tutti vogliamo assistere, quando avremo salutato questo maledetto virus.

Sezione: NEWS TRITIUM / Data: Lun 27 aprile 2020 alle 07:00
Autore: Mattia Vavassori
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