I giocatori della Vis Nova Giussano, ieri pomeriggio sono scesi in campo ad Appiano Gentile contro l’Inter di Antonio Conte, che ha richiesto un allenamento congiunto per preparare il derby di domenica pomeriggio. Un’esperienza unica per capitan Simone Fossati, che commenta così il test contro i nerazzurri: «Secondo me siamo stati bene in campo e abbiamo provato a prenderli alti, come comunque dovevamo fare in vista della partita di sabato contro la Tritium. Il livello è alto: loro non hanno giocato al 100% ma se gli lasci un minimo spazio segnano sempre, la differenza rispetto alle nostre categorie è quella, in aggiunta, ovviamente alle qualità tecniche superiori. Secondo me abbiamo fatto un buon test, abbiamo provato a giocare e abbiamo fatto girare bene il pallone, forse abbiamo preso qualche gol di troppo. Nel secondo tempo ha giocato la nostra Juniores perché il mister ha voluto giustamente far vivere a tutti questa splendida esperienza». Un’esperienza straordinaria che nasconde diversi retroscena, come per esempio la disponibilità dei campioni interisti o il giocatore più impressionante, che secondo Fossati è un cileno: «Il giocatore che mi ha impressionato di più è Alexis Sanchez, impressionante: tecnicamente forte, rapidissimo, non sai mai da che lato va, veramente forte. I giocatori sono stati disponibili e tanti ci hanno regalato la maglietta con cui hanno giocato, hanno fatto diverse foto con noi e molti autografi, non possiamo lamentarci perché sono stati super disponibili. I nostri interisti ci tenevano ancora di più e sono tornati “bambini” a incontrare i loro idoli. Comunque, per concludere, è un’esperienza che ci porteremo per sempre con noi perché è sempre stato un nostro sogno diventare dei calciatori di un certo livello e possiamo dire di aver giocato contro dei campioni e aver passato un giorno come professionisti. Io e Tremolada ci siamo dovuti “smazzare” Pinamonti e Sanchez, io soprattutto il secondo e non essendo io al 100% per un problema fisico mi sono dovuto gestire in vista di sabato». Bellissima esperienza per i giocatori in campo, ma di un certo livello anche per Agostino Mastrolonardo, condottiero delle lucertole e deus ex-machina, che ritorna laddove concluse la carriera da giocatore: «Sicuramente è stata una bellissima esperienza, io l’avevo fatta col settore giovanile del Milan, quindi so per fortuna come funziona e ad Appiano Gentile ci avevo fatto la mia ultima partita quando smisi di giocare, perdendo 2-1 contro l’Inter di Baggio e Seedorf allenata da Lippi. Io ci ero stato da giocatore e ci sono tornato da allenatore: l’abbiamo saputo due giorni fa che saremmo andati a giocare perché Conte voleva provare qualcosa in vista del derby di domenica, un onore. “Provare” è un parolone perché dei giocatori che hanno giocato contro di noi non credo che giocherà neppure uno perché non credo che Sanchez giocherà, Vecino sta recuperando, quindi nessuno. In ogni caso bellissima esperienza per tutti: per la società, per me come allenatore, per tutti i ragazzi (ne ho portati 28 e li ho fatti giocare tutti). Abbiamo tenuto bene il campo e fatto una bella partita: è chiaro che giocare in un posto fantastico- il meglio che ci possa essere- è un po’ il sogno di tantissimi giocatori e pochi di loro lo realizzano». Parola d’ordine “disponibilità” anche secondo il tecnico neroverde, che conclude elogiando una leggenda e lanciando una sfida ad Antonio Conte: «Abbiamo fatto moltissime foto e tanti video: i giocatori sono stati disponibilissimi regalando le loro maglie e facendo diversi autografi. Non ultimo, vorrei citare una persona squisita, Javier Zanetti, che è il numero uno rispetto a tutti gli altri. Conte? Gli ho detto che avevo qualche assenza di troppo e la prossima volta sarà più dura per loro».

Sezione: PRIMO PIANO / Data: Ven 19 febbraio 2021 alle 11:55 / Fonte: www.monza-news.it
Autore: Stefano Spinelli
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