Colpo di scena a Mapello: mister Inacio Joelson è stato sollevato dall'incarico di allenatore della Prima Squadra. La decisione della società bergamasca del girone B di Eccellenza è arrivata come un fulmine a ciel sereno, dopo tre mesi quasi perfetti in termini di risultati per il tecnico gialloblu, secondo in campionato alle spalle della Tritium ed esonerato proprio nei giorni successivi il riavvicinamento in classifica, con il gap dalla vetta ridotto da 7 a 5 punti grazie al 4-1 rifilato domenica scorsa alla Pradalunghese. L’avventura di Joelson termina dopo 15 giornate caratterizzate da 10 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte, per un totale di 33 punti che valgono il momentaneo secondo posto con cinque lunghezze di distanza sia dalla Forza & Costanza, terza, che dalla capolista Tritium che sembrava irraggiungibile, ma che domenica era stata rimessa quantomeno nel mirino. Numeri accompagnati dal dato più significativo di tutti: i 48 gol segnati, che fanno della squadra bergamasca quella con il secondo miglior attacco di tutta l’Eccellenza italiana.

È una separazione che l’ormai ex tecnico del Mapello racconta così ai colleghi di sprintesport: «Ringrazio la società per la possibilità che mi ha dato, però ci sono sempre dei compromessi che si possono accettare e quando sei dipendente di qualcuno è giusto accettarli, ma altri assolutamente no, quindi è stato giusto chiudere i rapporti per delle divergenze che non mi andavano più. Avevo detto loro che se dovevano esonerarmi di farlo entro breve per darmi la possibilità di non restare fermo, se no non sarebbe stato giusto, e alla fine si è trovata questa soluzione». Riguardandosi indietro, mister Joelson parla così del suo anno e mezzo in gialloblu: «Non si può piacere a tutti, nonostante io a Mapello abbia fatto quasi 60 partite e ne abbia perse penso una decina, facendo più di 140 gol. Penso di aver mandato dentro tanti ragazzi del 2004/2005/2006, non ho mai giocato con i calciatori precisi per la regola ma sempre con dei giovani in più. Ci sono tante cose della mia gestione che alla società penso andassero bene, ma anche altre dove non eravamo d'accordo. Mi dispiace perché si stava creando qualcosa per mettere i giusti presupposti per vincere il campionato. Mi sono sempre esposto per il Mapello, anche nelle difficoltà e sapendo che la rosa non era costruita per quell'obiettivo, però pensavo di poter costruire qualcosa di positivo e così è stato»

Sezione: NEWS TRITIUM / Data: Ven 02 dicembre 2022 alle 10:00
Autore: Rossana Stucchi
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