Il momento d’oro della Giana - quattro vittorie nelle ultime cinque giornate, con 15 gol fatti e solo 3 subiti - è coinciso con l’esplosione tra i pali di Roberto Taliento. Il giovanissimo portiere, classe 1999 in prestito dall’Atalanta, è stato lanciato nella mischia da Cesare Albé al posto di Sanchez dopo l’ultima sconfitta della Giana (3-0 a Olbia) e non è più uscito. Il suo esordio in Serie C, l’8 novembre contro il Piacenza, è stato però da incubo: due gol incassati nei primi dieci minuti con i primi due tiri in porta, peraltro imparabili. La squadra di Gorgonzola ha però reagito alla grande e alla fine ha vinto quella partita 4-3. Il terzo gol, incassato da Taliento al 25’ della ripresa su calcio di rigore, è stato l’ultimo subìto dal portiere, attualmente imbattuto da 380’, vale a dire quattro gare consecutive. La prima è stata all’Arena Garibaldi di Pisa davanti a oltre 6 mila spettatori (0-0), poi tre vittorie consecutive con risultati importanti e porta inviolata: 5-0 al Prato, 3-0 a Lucca e ancora 3-0 domenica scorsa con il Monza. “Sì, è un ottimo momento per noi – osserva Taliento -; la squadra ha trovato un giusto equilibrio e sta raccogliendo i risultati che erano mancati all’inizio della stagione. Io sto facendo il mio, per me è tutto guadagnato e un onore giocare in Serie C a 18 anni”. Già Taliento, diventato maggiorenne lo scorso 8 luglio, è oggi uno dei tre portieri titolari più giovani del calcio italiano. Gli altri due sono Plizzari, in Serie B alla Ternana in prestito dal Milan, che compirà 18 anni il prossimo 12 marzo e un certo Gigio Donnarumma, più “vecchio” di Taliento di quattro mesi: “Non ci avevo pensato – ride lui -; ma questi sono due fenomeni. Donnarumma l’ho affrontato quando avevamo 15 anni nei Giovanissimi Nazionali, poi lui è sempre stato avanti; Plizzari era già in Primavera del Milan quando io ero negli Allievi dell’Atalanta”. Taliento, dopo aver iniziato a Brugherio, dove abita, e Pro Sesto, è stato prelevato a 14 anni dai nerazzurri e dai Giovanissimi è arrivato in Primavera. I tecnici della Dea, che hanno lanciato in Serie A Consigli e Sportiello (milanesi come lui), non lo perdono di vista: “Ogni tanto mi chiama mister Frezzolini (ex di Chievo e Modena e preparatore dei portieri delle giovanili ndr) per sapere come va. Andare all’Atalanta è stata la mia fortuna, ora penso solo a far bene con la Giana”. L’obiettivo è tornare alla casa madre? “Vedremo, questo lo dirà il campo. I risultati si ottengono solo con il lavoro e nulla arriva per caso. Pensiamo alla prossima partita e al Gavorrano”. Idee chiare e piedi per terra in perfetto stile Atalanta. E oltre al calcio e alla Giana, c’è anche una maturità in Elettrotecnica da prendere il prossimo luglio.

Sezione: EDITORIALE / Data: Sab 09 dicembre 2017 alle 07:25 / Fonte: Edizione cartacea della Gazzetta dello Sport del 8 dicembre
Autore: Stefano Spinelli
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