La partita con l’AlbinoLeffe, prima sconfitta della gestione Albé dopo una vittoria e cinque pareggi, ha confermato quanto avevamo già visto e scritto: la Giana del girone d’andata non si salva. E per “Giana del girone d’andata” intendiamo non solo la prestazione offerta ma soprattutto la composizione della rosa. A Bergamo si è visto chiaramente che senza un centravanti e un difensore centrale di esperienza questa squadra è in difficoltà e infatti la società a gennaio li avevi presi. Le assenze di Jefferson e Gianola, entrambi indisponibili, sono state pesanti e ovviamente non dipendono da Albè, ma il tecnico di Cassano d’Adda qualche errore nella formazione iniziale lo ha commesso. Non ha derogato dal solito 3-5-2, ha lasciato in panchina gli acquisti di gennaio (eccetto Barba) e ha riproposto in attacco la coppia Perna-Rocco, che non segnano da due mesi. Risultato: questo AlbinoLeffe è nettamente più forte di questa Giana che adesso rischia davvero grosso, anche in ottica retrocessione diretta considerata la vittoria della Virtus Verona, squadra in salute come avevamo visto anche a Gorgonzola. Per reagire e invertire la tendenza servono i nuovi arrivati, a cominciare da Gianola e Jefferson, ma anche Giudici, Origlio, Palesi (perché ancora in panchina?) e il Solerio che conosciamo. Visto che Jeff starà fuori ancora per un po' (davvero una brutta tegola), davanti bisogna cambiare, inventarsi qualcosa e “capire come sistemare le cose” per dirla come Albé, altrimenti non c’è via di scampo. E infine serve il pubblico: oggi più che mai la squadra ha bisogno del sostegno dei propri tifosi. E se la gente è la prima che non ci crede più, come si è sentito a fine gara da chi l’ha seguita a Bergamo, allora è quasi finita.

Sezione: EDITORIALE / Data: Lun 25 febbraio 2019 alle 14:49
Autore: Stefano Spinelli
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