Alessio Dionisi: “La Giana è forte ma la mia Imolese vuole stupire”

Tra le fila della neopromossa Imolese, che affronterà domenica la Giana Erminio nella prima partita allo stadio Città di Gorgonzola di questa stagione, c’è una vecchia conoscenza della Tritium e del nostro portale. L’allenatore della squadra romagnola è Alessio Dionisi, classe 1980, ex capitano della Tritium dei tempi d’oro che dalla Serie D è salita in Prima Divisione di Lega Pro vincendo due campionati consecutivi negli anni tra il 2009 e il 2013. Il tempo passa veloce e Dionisi, dopo aver smesso di giocare, ha subito intrapreso la carriera di allenatore e questa è la sua prima stagione nei professionisti. Contento di questo mestiere e di questa nuova avventura? “Sì moltissimo – ci risponde Alessio -; l’Imolese è una bella società, seria e organizzata. Ho firmato con loro pensando di fare la Serie D, poi siamo stati ripescati e ora eccomi in C”. Dionisi ha già alle spalle ben quattro campionati di D come allenatore (Olginatese, Borgosesia e Fiorenzuola le sue squadre precedenti) e la nuova avventura è iniziata bene con la vittoria sul campo della Carrarese in Tim Cup e il pareggio nell’esordio casalingo in campionato con l’AlbinoLeffe. Un’Imolese che vuole stupire anche a Gorgonzola: “Noi ci proviamo – dice Dionisi -; sapendo che la Giana è un gruppo rodato che gioca insieme da anni, sono bravi e corrono molto. Ho visto la partita di Vicenza. Per noi sarà un buon banco di prova; siamo gli ultimi arrivati in categoria ma vogliamo dimostrare di poterci stare. Il nostro obiettivo è naturalmente la salvezza”. Alessio poi ci chiede della Tritium, a cui è rimasto molto legato: “Spero che Trezzo possa tornare presto in Serie D, il pubblico e la città meritano quella categoria e colgo l’occasione per salutare tutti i tifosi della Tritium”. Nella società abduana, Dionisi ha trovato anche i due allenatori che lo hanno più influenzato in questo nuovo mestiere: “Sì, se devo citare i due allenatori che mi hanno dato di più, tra i tanti che ho avuto in carriera, dico Devis Mangia e Stefano Vecchi, due che partendo da Trezzo sono arrivati molto lontano. Loro mi hanno fatto vedere il calcio in modo diverso, chiaro però che adesso cerco di mettere anche qualcosa di mio come è giusto che sia. Ci vediamo domenica a Gorgonzola”.