Quella dell'allenatore è una figura carismatica all'interno dello spogliatoio in quanto le sue idee, i suoi consigli, le sue scelte e le sue decisioni plasmano il gruppo nonché la squadra che scende in campo. Tutti a Trezzo ricordano un mister che ha scritto pagine indimenticabili del calcio abduano, in quanto con lui alla guida i biancoazzurri hanno raggiunto livelli mai toccati prima. Stefano Vecchi nasce a Bergamo il 20 luglio 1971. Originario di Mapello, calcisticamente parlando cresce nel Settore Giovanile dell'Inter. Centrocampista, gioca tutta la carriera nell'ex serie C, vestendo le maglie di Oltrepò, Spezia, Arezzo, Fiorenzuola, Brescello, Spal e Pavia. Prima di appendere le scarpe al chiodo, difende i colori del Pergocrema in serie D, squadra con la quale vince il campionato. Nella stagione 2005/2006, molto giovane, a 34 anni, diventa allenatore. Il primo incarico assunto è quello del Mapello, formazione partecipante al campionato di Promozione lombarda, con la quale ottiene la promozione in Eccellenza posizionandosi al primo posto. Dopo tre annate in serie D alla Colognese, compagine con cui si classifica nono, quinto e terzo, sempre con risultati più che positivi, nella stagione 2009/2010 approda alla Tritium. Fin da subito si vede che è un allenatore capace, ottenendo nelle amichevoli risultati pieni e una grande vittoria in Coppa Italia contro il Pizzighettone. E' una compagine costruita per centrare il primo posto in campionato, con un tris di acquisti fenomenale durante la campagna di calciomercato estiva: l'attaccante Nicola Lenzoni, preso dal Darfo Boario, e due graditi ritorni come il difensore Alessio Dionisi, già protagonista con la Tritium allenata da Devis Mangia, e come l'attaccante Giorgio Pesenti. Quella Tritium era schierata con un 4-4-2, con Marchesi in porta (nel ritorno diventerà titolare Mossali), in difesa da destra Martinelli, Malgrati, Dionisi e Riva; centrocampo con Enrico Bortolotto, Corti, Daldosso e Chimenti; attacco con Lenzoni e Roberto Bortolotto, con in panchina sostituti del calibro di Spampatti e Pesenti. E' una stagione fenomenale: i biancoazzurri sono i veri dominatori del campionato e, a fine anno, avranno il miglior attacco con 68 reti realizzati, la miglior difesa, con solo 24 gol subiti, e conquisteranno sul campo ben 80 punti, con un distacco di 25 lunghezze sulla seconda Alzanocene, arrivando primi ed ottenendo la promozione in Seconda Divisione. L'11 aprile 2010, sul campo del Darfo Boario, arriva la matematica certezza: dopo 102 anni di storia i biancoazzurri entrano a far parte del calcio professionistico. E' una Tritium che domina, una squadra che gioca un calcio spumeggiante e divertente, plasmato da un mister capace ed in gamba come Stefano Vecchi. Nella stagione seguente viene confermata gran parte della rosa e vengono effettuati solo alcuni innesti: arriva Andrea Pansera dal Lecco in porta, Dario Teso dal Darfo Boario in difesa, Andrea Vecchio dalla Pro Patria a centrocampo, Roberto Floriano dalla Colognese come esterno alto e Manuel Sinato dal Rodengo Saiano in attacco. E' una Tritium che non teme la categoria e si conferma, schierata sempre con il 4-4-2, con Pansera in porta; reparto arretrato con Martinelli, Malgrati (Teso), Dionisi e Riva;  linea mediana con Enrico Bortolotto, Corti (Vecchio), Daldosso e Chimenti (Floriano); reparto offensivo composto Lenzoni e Sinato, con Roberto Bortolotto e Spampatti pronti a subentrare. E' un lungo testa a testa con Pro Patria, FeralpiSalò e Pro Vercelli per la promozione. Su tutti, sono decisivi sono due successi, il primo dei quali ottenuto sul campo della Valenzana del 23 aprile 2011. Al 73', con la partita ferma sul risultato di 0-0, Vecchi cambia modulo inserendo Floriano per Teso, passando dal 4-2-3-1 al 3-4-1-2. E' una decisione azzardata ma alla lunga sarà vincente: dopo cinque minuti Roberto Bortolotto si incarica della battuta di una punizione dal limite dell'area. La traiettoria è precisa e il pallone scavalca la barriera infilandosi nell'angolino destro. E' un tribudio in tribuna per gli oltre 150 tifosi giunti a Valenza: infatti nel  frattempo a Vercelli il Mezzocorona, fanalino di coda del campionato, stava vincendo con il risultato di 3-0. Ottenuto il vantaggio momentaneo, Vecchi cambia nuovamente lo schema, passando dal 3-4-1-2 al 4-4-1-1, facendo entrare il difensore Dionisi per l'attaccante Sinato. Al 93', sugli sviluppi di un calcio d'angolo, la sfera finisce a Daldosso, che lancia Lenzoni, il quale da 25 metri insacca. E' massima la gioia per quel successo. Domenica 8 maggio 2011 si gioca la partita decisiva allo stadio “La Rocca” di Trezzo sull'Adda tra la Tritium e la Sanremese. Al 38' Chimenti serve un assist per Sinato che si coordina ed insacca in rovesciata. E' il gol partita che significa promozione diretta in Prima Divisione, in quanto i biancoazzurri si classificano primi con 57 punti, a +1 dalla FeralpiSalò. Ma non è l'ultimo traguardo del campionato. Per la Supercoppa Italiana di Seconda Divisione la Tritium a fine stagione sfida il Latina, vincitore del girone C, e il Carpi, vincitore del girone B. A Latina al 7' è decisivo un gol di Sinato, che garantisce tre punti nel minigirone. Alla luce della vittoria in casa del Carpi contro il Latina per 1-0, alla Tritium basta un pareggio a reti bianche per conquistare il trofeo, considerata la rete siglata in trasferta. A Trezzo contro il Carpi domenica 21 maggio la partita resta ferma sullo 0-0. Nel recupero Dionisi fallisce un rigore, ma il risultato è sufficiente per raggiungere quota quattro punti, a pari merito con il Carpi e, grazie al gol in trasferta realizzato a Latina, la Tritium vince la Supercoppa Italiana di Seconda Divisione. Un altro trofeo, l'ennesimo della gestione targata Stefano Vecchi, che in due stagioni ottiene due promozioni consecutive. Al termine dell'annata, l'allenatore bergamasco lascia la Tritium e passa alla Spal, dove resta una stagione. Da luglio 2012 è l'allenatore del SudTirol, attualmente terza in classifica con 29 punti a -1 dalle capoliste Lecce e Carpi. Sabato 22 dicembre 2012 gli altoatesini hanno sfidato allo stadio “Brianteo” di Monza proprio la Tritium e per Vecchi è stata una sfida particolare. In sala stampa ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “[...] Ringrazio i tifosi sempre per come mi accolgono ma anche i ragazzi della Tritium e tutta la società. E' normale che quando si vince si creano dei rapporti che vanno anche oltre l'aspetto sportivo, diventano rapporti umani. [...] Sono legami importanti ma è normale: in due stagioni, due vittorie di campionato, credo che sia qualcosa di indimenticabile per tutti". Ti ricordiamo con affetto Stefano! Grazie mister!!!

Sezione: Editoriale / Data: Ven 28 dicembre 2012 alle 11:00
Autore: Mattia Vavassori
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