E' arrivato in quel Trezzo sull'Adda: non tutti si aspettavano questo grande colpo, ma forse non conoscono il fascino del nome Tritium e la sua gloriosa storia. Ma è la realtà: Carmine Marrazzo, bomber di razza, non vede l'ora di vestire la maglia biancoazzurra e si racconta a 360° n questa intervista esclusiva rilasciata ai nostri microfoni.

Benvenuto Carmine, le tue sensazioni appena sbarcato a Trezzo sull'Adda.

“Mi sento benissimo e non vedo l'ora di giocare domenica, e nel mio nuovo stadio”.

I numeri in carriera parlano a tuo favore: ce la vuoi raccontare.

“La mia carriera è iniziata tanti anni fa nel settore giovanile del mio paese a San Marzano sul Sarno in provincia di Salerno; poi ho fatto qualche anno nel settore giovanile della Salernitana per poi cominciare la mia lunga esperienza nei campionati dalla C1 ai Dilettanti, dove sono stato negli ultimi anni. Ho avuto la fortuna di giocare in tante squadre blasonate: mancava la Tritium, perché la Tritium, ogni volta che l'ho affrontata, mi ha sempre affascinato per la sua storia, per il suo stadio e per la sua gente, quindi mi mancava proprio. Ho avuto la fortuna di fare tanti gol ma la cosa che non mi manca ancora adesso è quella voglia di segnare: dentro al campo mi sento sempre un bambino e questo mi fa stare bene e può togliermi ancora qualche soddisfazione in carriera”.

Pensi di fare qualche gol...

“Per quanto riguarda i gol non so quanti ne farò, spero che pochi o tanti servano a far raddrizzare il campionato della Tritium e deve essere l'unico obiettivo: tirare fuori la squadra da questa classifica. Non sono arrivato per risolvere tutti i problemi; penso e spero di dare una grossa mano ai ragazzi, ma è chiaro che ci sarà bisogno di tutti”.

Hai ancora qualche obiettivo personale da voler raggiungere.

“Per quanto riguarda gli obiettivi personali non m'interessano tanto, perché se poi arrivano quelli della squadra, riesci a toglierti qualche soddisfazione. In ogni caso l'obiettivo è sempre quello di raggiungere la doppia cifra, anche se ormai ci sono vicino. Mi piacerebbe azzerare tutto e ripartire per raggiungere ancora la doppia cifra con la Tritium”.

Forse conosci già qualche tuo compagno della Tritium.

“Sì, conosco diversi compagni, qualcuno di nome, qualcuno di persona come Scietti, con cui ho giocato un po' di anni; Valente, Lazzaro e Capogna che ho affrontato molte volte”.

Come sei stato accolto dalla società.

“La società mi ha accolto alla grande forse troppo: non so se merito tutto questo, però mi hanno fatto sentire veramente importante, con tanta voglia di portarmi a Trezzo. Difatti questa è stata la cosa che mi ha fatto prendere la decisione: il fatto che non mi abbiano mai mollato e fin dalla prima chiamata è partita la trattativa durata due secondi. Il direttore continuava a chiamarmi per dirmi che non vedeva l'ora che raggiungessi la Tritium. La dirigenza ha già fatto fin troppo”.

Uscendo dal mondo del calcio, di cosa ti occupi nella vita privata.

“Attualmente ho due attività a Rodengo Saiano, in provincia di Brescia dove mi sono trasferito dal 2002: una pizzeria e un chiosco”.

I tuoi nuovi tifosi ti aspettano allo stadio “La Rocca”: vuoi fare loro un saluto.

“Non vedo l'ora di esordire nel mio nuovo stadio. Saluto i miei nuovi tifosi: speriamo di toglierci insieme tante soddisfazioni. Spero di trovare quell'ambiente caldo che ho sempre notato quando sono venuto a giocare contro la Tritium. Forza Tritium e a presto”.

Sezione: LE NOSTRE ESCLUSIVE / Data: Mer 15 novembre 2023 alle 10:00
Autore: Rossana Stucchi
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