Domenica prossima allo stadio di Trezzo sull'Adda la Tritium ospiterà la Clivense. Il club, nato dalle ceneri dell'ex ChievoVerona, è stato voluto e fondato dall'ex bomber di Serie A Sergio Pellissier, attuale presidente della società. I numeri in carriera parlano per lui: 635 partite in totale tra Campionati e Nazionali, con 175 gol. Con il Chievo ha disputato 496 partite con sedici stagioni in Serie A e una in B, 134 gol di cui 112 nella massima serie. Contattato dalla nostra redazione per l'occasione, l'ex attaccante si è reso disponibile raccontandosi a 360° in questa lunga intervista esclusiva.

Buongiorno Sergio, parliamo del girone B di Serie D. Un girone lombardo con due venete e un’emiliana.

“E’ un girone molto equilibrato, non c’è squadra che sta distruggendo il campionato. Ci sono molte squadre che stanno facendo bene. Ci sono alti e bassi con squadre molto compatte, rognose, le partite sono combattive. La classifica è corta”.

Quali sono gli obiettivi della Clivense?

“Siamo partiti con idee di fare il meglio che possiamo. Vorremmo vincere il campionato il prima possibile. Il nostro desiderio è andare nei professionisti. Abbiamo avuto un inizio non dei migliori, questa è la Serie D: è una lotta per fare punti e tireremo le nostre somme a fine anno”.

Arrivate a Trezzo sull’Adda dopo una settimana positiva con la vittoria nel derby col Caldiero.

“Sì, veniamo da una settimana positiva. Abbiamo fatto due vittorie convincenti e una sconfitta deludente. Siamo contenti e speriamo di poter fare un risultato più concreto. Giochiamo con una Tritium al nostro livello”.

Come vede la sfida con la Tritium?

“La Tritium la conosco di nome, è la prima volta che la affrontiamo. Ha fatto bene in Eccellenza e si sta inserendo in un campionato particolare come la D. Siamo tranquilli dal punto di vista della preparazione della partita. Siamo vicini in classifica e tutte e due vorranno fare bene per fare punti. Sarà un match combattuto”.

La partita purtroppo si disputerà a porte chiuse.

“Quando andiamo in trasferta abbiamo sempre 150 persone, ma almeno 80 tifosi li abbiamo presenti. Dispiace giocare a porte chiuse, senza tifosi non è bello. E’ un dispiacere non avere il pubblico. Non è bello sentire parlare solo i calciatori”.

Come sta vivendo questa esperienza da Presidente? Ci sono differenze rispetto al ruolo da calciatore?

“Ti rendi conto da Presidente che sei inerme, vorresti dare il contributo ma non puoi farlo sul campo. Da calciatore puoi invece farlo, scendi sul campo e puoi essere determinato, e sei fa risultato la squadra fa bene. Da presidente puoi prendere giocatori giusti e sperare facciano bene”.

Le piacerebbe un giorno vedere la Clivense in Serie A?

“Mi piacerebbe assolutamente, sì. Vogliamo costruire una società sana, compatta, una famiglia che possa provare a rifare l’impresa compiuta dal Chievo Verona, è il nostro sogno”.

Lei è stato un grande attaccante di Serie A: ci sono giocatori di Serie D che potrebbero ambire alla massima serie?

“Ho visto parecchi giocatori validi in Serie D. Ovviamente il calcio professionistico è diverso, c’è molta più pressione ed aspettativa e molti più tifosi. Tanti giocatori vengono dal professionismo e lo hanno visto, magari hanno giocato in C, ma la Serie A ha un grande divario rispetto ad altre categorie. Bisognerebbe arrivarci per step. Al momento qualche giocatore valido l’ho visto e si potrebbe provare a dargli una possibilità in Serie A”.

Non è da tutti i giorni intervistare un presidente con 456 presenze in Serie A da calciatore. Grazie mille per la disponibilità”.

“Grazie a voi. Saluto tutti gli appassionati di calcio che amano questo sport: è bello vedere i tifosi incitare e tifare, non insultare. Sarebbe bello che tutti capissero quanta passione ci mettono giocatori ed addetti ai lavori in questa categoria, considerando che quasi tutti fanno anche un altro lavoro. Serve rispetto per tutti gli addetti ai lavori. Sono convinto che vedremo una bella sfida tra Tritium e Clivense”.

Sezione: LE NOSTRE ESCLUSIVE / Data: Mer 08 novembre 2023 alle 13:00
Autore: Rossana Stucchi
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