Paolo Acerbis, portiere classe 1981, dopo due anni e mezzo è tornato per la sua seconda volta alla Tritium. L'estremo difensore, proveniente da una stagione e mezza in serie C alla Giana Erminio e da un'annata calcistica vissuta al Mapello in Eccellenza, è molto carico ed entusiasta di vestire nuovamente la maglia biancoazzurra. In questa lunga intervista il calciatore bergamasco si racconta a 360°.

Bentornato Paolo! Come ti senti?
"Molto bene, grazie. Ritorno alla Tritium dopo due anni e mezzo e sarei tornato volentieri anche l’anno scorso se devo essere sincero. Ricordo con piacere l’ultima esperienza alla Tritium vissuta tra il 2018 e il 2020: è stata un'avventura speciale. Sono stati due anni vincenti. Nella prima stagione abbiamo vinto i playoff nazionali d'Eccellenza, mentre nel secondo anno disputando un grande campionato nel girone d'andata a gennaio sono riuscito a ritornare tra i professionisti".

Dalla tua ultima esperienza è cambiata la dirigenza.
"Sì, assolutamente, è cambiata la proprietà della Tritium ma non gli obiettivi. È una società sana, motivata e ambiziosa .Ha voglia di far tornare il calcio vero a Trezzo sull'Adda e questo è un molto stimolante per tutta la piazza".

Quali impressioni hai avuto dal direttore generale Giuseppe Pardeo e dal presidente Marco Foglia?
"Il direttore generale Giuseppe Pardeo è una persona che ha voglia di fare bene, di far crescere la Tritium e sicuramente farà un grande percorso in questa società. Ho sentito il presidente Marco Foglia al telefono e la prima impressione che mi ha dato è quella di una grande persona che sa quello che vuole. Ad oggi vogliamo la stessa cosa quindi siamo andati subito d’accordo".

Sarai il più esperto in una Tritium che si prospetta essere giovane.
"Come negli anni passati, sia nei professionisti che nei dilettanti, spero di trasmettere la mia esperienza di calcio: è una mentalità come quella di una volta, cioè di non mollare mai. A fine anno si spera sempre di aver contribuito in qualche modo alla crescita dei giovani".

Sarai il capitano della Tritium.
"E' un motivo d’orgoglio e ti carica di responsabilità. Ringrazio il presidente e farò di tutto per ripagare la sua fiducia. Per me è speciale il doppio perché sento sulla pelle la maglia della Tritium più di ogni altra casacca che ho indossato".

Ritroverai come compagno di squadra Riccardo Bertaglio, che ha vissuto la cavalcata dalla Prima Categoria alla serie D.
"Sono felice di giocare con Ricky: è un ragazzo che ha tanta voglia e calcisticamente la vede come me. Abbiamo fatto un percorso insieme di un paio di anni, dove siamo cresciuti. Sicuramente lui è attaccato alla Tritium quanto lo sono io e darà tutto per l’obiettivo".

Vuoi sbilanciarti e suggerire qualche acquisto al direttore generale Pardeo, considerata la tua lunga esperienza nel mondo del calcio.
"E' difficile da fare nomi: il direttore generale Pardeo si sta muovendo benissimo nel mercato e quando inizieremo saremo una rosa molto competitiva"

Che obiettivi ti poni?
"Ovviamente il mio sogno è di poter portare la Tritium da giocatore nei professionisti. Intanto dobbiamo affrontare questo campionato e tornare in serie D quanto prima, ma ovviamente il sogno è vedere la società biancoazzurra in serie C".

Hai 41 anni e non intendi proprio smettere di giocare.
"Non mi dò un limite di età. E' difficile smettere: ho ancora tantissima voglia e mentalmente e fisicamente sto ancora bene. Vediamo fino a quando reggerò questo stato di salute fisica e mentale e fino a quando mi daranno la possibilità di giocare (ride, ndr)".

Nella storia della Tritium mai un portiere ha segnato: a fine stagione lo tirerai tu un rigore?
"Se raggiungeremo il nostro obiettivo prima della fine del campionato, chiederò di battere un rigore sicuramente (ride, ndr)".

Grazie mille Paolo! Vuoi lasciare un saluto ai tifosi?
"Ci vediamo allo stadio e Sempre Forza Tritium!".

Sezione: LE NOSTRE ESCLUSIVE / Data: Dom 10 luglio 2022 alle 14:20
Autore: Mattia Vavassori
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