Il giorno dopo la disfatta contro l’Olbia, che ha decretato la retrocessione in Serie D, Gorgonzola e la Giana si sono svegliate anscora incredule per quello che è successo sul campo e hanno cominciato a realizzare la beffa. Per tutta la notte si sono susseguiti commenti sui social, sulle pagine dei tifosi e anche su quella ufficiale del club. Tra chi critica la squadra senza pietà a chi cerca di sostenere i ragazzi che sicuramente stanotte non avranno dormito. Come Matthias Solerio, uno del gruppo storico che verso le 2 di notte ha scritto questo post: “Ma smettetela di scrivere cazzate che avete rotto i coglioni. Voi come tanti altri! Ora basta! Tutti allenatori siete! Tornate ora nel vostro, dato che non vi ho mai visto se non quando abbiamo portato la Giana in Serie C! Bona adesso”. Il riferimento forse è a quei tifosi che in tanti si sono sistemati sul prato dietro il parcheggio dello stadio per sostenere la squadra, molti dei quali però, secondo Solerio, non presenti allo stadio durante la stagione. Da un lato i tifosi sono parecchio delusi anche perché, dopo tutto, hanno passato più di due ore su un prato ad incitare la squadra senza poter vedere la partita; dall’altro Matthias e i giocatori, che hanno dato tutto sul campo, sono altrettanto delusi e amareggiati. Da una sconfitta del genere bisogna però rialzarsi e ripartire più forti di prima, tutti insieme, giocatori e tifosi, anche quelli che vengono poco allo stadio. Per fortuna è un dramma solo sportivo, neppure paragonabile a ciò che è capitato quest’anno in Lombardia.

Sezione: PRIMO PIANO / Data: Mer 01 luglio 2020 alle 10:00
Autore: Stefano Spinelli
vedi letture
Print