Nel campionato più strano della storia, senza pubblico negli stadi e con le formazioni fatte dai tamponi più che dagli allenatori, può succedere di tutto. In Serie C succede che il piccolo Renate, paese brianzolo di 4000 abitanti e con lo stadio “in trasferta” a Meda, sta dominando il girone A: 31 punti in 14 giornate e serie aperta di sei vittorie consecutive. Finora solo la Ternana ha fatto meglio in tutta la Lega Pro. Ma la notizia è che il Renate non è la rivelazione del campionato, sta diventando sempre di più il modello da seguire. Soprattutto per le squadre di paesi o piccole città che giocano o aspirano a giocare nei professionisti. Ci vogliono principalmente tre cose per arrivare oggi al livello del Renate: una società seria e solida che paga regolarmente gli stipendi, dirigenti capaci di prendere giocatori, anche in prestito, a costi contenuti e un bravissimo allenatore. In questa stagione è stato azzerato l’apporto dello stadio e del pubblico, guarda caso l’unica componente che manca al Renate che l’anno scorso ha avuto una media di 300 spettatori a partita. Forse anche per questo i nerazzurri, finora, si sono messi alle spalle squadre come Como e Alessandria che hanno costruito formazioni per vincere il campionato, che giocano senza under per il minutaggio e puntano alla Serie B. In ogni caso, come diceva il grande Johan Cruijff “non ho mai visto un mucchio di soldi segnare un gol”, i tifosi non vanno in campo e quindi sarebbe irrispettoso nei confronti del Renate. Che è in Lega Pro da 10 anni, non da ieri, e nella scorsa stagione ha chiuso al terzo posto finale dietro Monza e Carrarese ed è stato sconfitto agli ottavi dei playoff dal Novara. Adesso anche Carrarese e Novara sono dietro ai nerazzurri di Aimo Diana. Che se dovessero arrivare fino in fondo, quindi in Serie B, scriverebbero davvero una nuova pagina del calcio italiano, altro che squadra rivelazione. E nel campionato più strano della storia può succedere.

Sezione: EDITORIALE / Data: Mar 08 dicembre 2020 alle 07:30
Autore: Stefano Spinelli
vedi letture
Print