Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Paolo, tifoso della Giana Erminio. 

Mi permetto solo un mio pensiero che ci tenevo a esporre. Iniziamo dalla squadra che è sorprendentemente in piena zona playoff e che anche contro la Triestina, squadra con ambizioni di promozione, non ha assolutamente demeritato e usciti dal campo senza rimpianti. Passiamo alla nota negativa. Al fischio finale nella tribuna sud c'è stata un'animata discussione (fermata dalla sicurezza per evitare il peggio) fra dei sostenitori di casa e un'altra persona. Successivamente ho capito che si trattava del papà del portiere triestino. Non so come sia iniziata la discussione e non mi interessa nemmeno saperlo; non mi permetto di incolpare qualcuno, ma è stata veramente una scena brutta, bell'esempio per i numerosi bambini delle scuole calcio che erano a pochi metri più avanti. Per finire il portiere istintivamente ha cercato di uscire dal campo per andare dal padre, e lo capisco da figlio, visto suo papà circondato da più persone che gridavano contro di lui. Qiale figlio non lo avrebbe fatto? Risultato? Due settori più in là hanno iniziato a gridare somaro al ragazzo, senza sapere minimamente il motivo della sua reazione. Mi è dispiaciuto molto per questa scena. Mi ha rattristito molto a prescindere dal motivo, che non conosco. Queste cose a Gorgonzola non sono mai accadute. Concludo con una proposta a queste persone che immagino vengano allo stadio per tifare Giana. Perché non venite anche in trasferta a fare il tifo? Siamo sempre i soliti 8/10. Abbiamo bisogno di tutti anche fuori casa per tifare per la nostra squadra ci fa sognare. Sosteniamo e rispettiamo. Evviva i bimbi allo stadio lato puro di questo sport. Forza Giana

Paolo

Ricordiamo che le lettere pubblicate sono i pensieri di un tifoso e non quelli del portale TuttoTritiumGiana.com. 

Se volete fare come questo tifoso ed esprimere le vostre idee su Tritium e Giana Erminio scrivete all'indirizzo e-mail redazione@tuttotritiumgiana.com 

Sezione: L'ANGOLO DEL TIFOSO / Data: Dom 14 aprile 2024 alle 18:30
Autore: Mattia Vavassori
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