E' alla prima stagione alla Tritium ma ha alle spalle una lunga esperienza di tantissime stagioni maturata come calciatore e come allenatore. Paolo Cremonesi è il nuovo allenatore degli Esordienti 2003 Azzurri abduani. In questa intervista, Cremonesi ci parla della sua vita calcistica e dei suoi obiettivi.

Paolo, parliamo del tuo vissuto da calciatore.
"La mia carriera da calciatore, se così si vuol chiamare, è cominciata all’eta di otto anni. Ho svolto tutte le giovanili nelle squadre del mio paese, vale a dire Virtus e Inzago. Ho giocato fino in Prima categoria con l’Inzago, per poi concludere con la Pozzuolese in Seconda Categoria e con il Trecella con alcuni amici. Giocavo nel ruolo di centrocampista centrale. A trent'anni, causa lavoro e famiglia, il doppio impegno giocatore/allenatore era diventato troppo impegnativo e così ho deciso di continuare la cosa che più mi piaceva fare: allenare i ragazzi".

Hai iniziato ad insegnare calcio giovanissimo quindi...
"Sono allenatore da 18 anni. Ho cominciato non ancora maggiorenne come collaboratore della squadra di Esordienti della Virtus Inzago. Da quel momento in poi non ho più smesso. Ho allenato le categorie Piccoli Amici, Pulcini, Esordienti, Giovanissimi della Virtus Inzago. Nei tanti anni di permanenza alla Virtus ho ricoperto il ruolo di Direttore Tecnico, coordinando tutti gli istruttori e seguendo la loro formazione tecnica. Sono Istruttore Scuola Calcio (CONI-FIGC), ho partecipato ai corsi di aggiornamento “Base” ed “Avanzato” presso l’Atalanta B.C. ed ho il patentino FIGC di Allenatore Dilettante".

Hai molta esperienza. Sai cogliere delle differenze nelle preparazioni e negli allenamenti tra team giovanili e Prima Squadra?
"Le differenze sono molteplici, così come, a mio parere, sono diverse le preparazioni e le attitudini che i relativi tecnici devono possedere.  Nel settore giovanile si punta maggiormente alla crescita tecnica-coordinativa del singolo giocatore. Nelle prime squadre, invece, si punta maggiormente ad una crescita tattica come gruppo. Diverse sono anche le metodologie e gli obiettivi dell’allenamento. Nel settore giovanile, ed in particolar modo nell’Attività di Base, a seconda della categoria che si allena e delle capacità dei ragazzi, si sviluppano gli schemi motori di base le capacità senso-percettive, quelle coordinative, tutti i gesti tecnici e le capacità tattiche individuali. Quando il giovane calciatore è giunto nelle categorie agonistiche, si sviluppano maggiormente e più nello specifico tutti i principi di tattica individuale, per allenare, in seguito, la tattica collettiva con una graduale introduzione alle capacità condizionali, vale a dire laparte fisica. Nelle prime squadre, inoltre, si allena maggiormente la parte atletica e tattica in relazione a ciò che il mister ha a propria disposizione".

Spiegazione molto esaustiva. Pronto per questa nuova esperienza alla guida degli Esordienti 2003 Azzurri?
"Vivo questa mia nuova esperienza con serenità e molto impegno, consapevole di allenare un buon gruppo in una società seria e ben organizzata dove si vive il calcio, quello vero, quello giovanile, a 360°".

Cosa ne pensi della mancata iscrizione della Prima Squadra e della nota vicenda accaduta alla Tritium?
"Ho seguito da esterno le note vicende della Prima Squadra e tutto ciò che ne è conseguito. In tutta sincerità, e spero che nessuno me ne voglia per questo, credo che per questa stagione sia un bene non avere una Prima Squadra della Tritium. Personalmente credo che l’unica conseguenza positiva di tutto ciò sia stata proprio la nascita dell’attuale ASD Tritium Calcio 1908. Dalle ceneri, grazie alla passione di gente per bene, è nata una nuova associazione calcistica biancoazzurra forte e sana. E’ vero, la Tritium non ha una prima squadra, ma ha un settore giovanile di tutto rispetto da far invidia ad altre società blasonate, e questo, per me, è l'aspetto più importante. Il nome Tritium, lo dico per esperienza personale, ha ancora un grande peso e considerazione nel circondario e grazie all’attuale ASD Tritium continua ad averlo".

E' nata la collaborazione tra la ASD Tritium e la Giana Erminio.
"Credo sia una buona iniziativa per entrambe le società. L’organizzazione e la competenza di una al servizio dell’altra. Mi fido molto dei miei responsabili. Se Paolo Pala, Nicola Bassani, e Roberto Ricella hanno ritenuto opportuno stipulare questa collaborazione vuol dire che è un bene per la nostra associazione sportiva. Il mio compito è quello di allenare, tutto ciò che decide la società ha come unico obiettivo il fare del bene per tutti i ragazzi che giocano alla Tritium. Un particolare mi affascina molto della Giana: avere mantenuto lo stesso allenatore per così tanti anni è per me segno che forse non tutto il calcio dei grandi è inquinato. La passione per il calcio, quella vera, va oltre ai risultati".

Obiettivi personali e stagionali?
"Il mio obiettivo personale coincide con quello stagionale: migliorare tecnicamente ogni singolo ragazzo della mia squadra.
Per raggiungere tale scopo, come sempre è successo nel mio percorso di allenatore, darò il massimo impegno e cercherò di mettermi in gioco il più possibile, confrontandomi con gli altri istruttori e, se ci sarà occasione e possibilità, partecipando a corsi o aggiornamenti disponibili". 

Vuoi salutare o ringraziare qualcuno?
"Innanzitutto vorrei salutare e ringraziare Roberto Ricella per avermi dato la possibilità di allenare alla Tritium. Un saluto a Nicola Bassani e Paolo Pala persone che semplicemente hanno la Tritium nel cuore. Un grande saluto a tutti i miei colleghi/amici istruttori della Tritium, in particolare Manuel e Marco per avermi introdotto nel mondo biancoazzurro e per la loro preziosa collaborazione tecnica/organizzativa. Ed infine volevo fare un grande in bocca al lupo a tutti i ragazzi iscritti, che sono la vera forza della Tritium!".

Sezione: LE NOSTRE ESCLUSIVE / Data: Gio 09 ottobre 2014 alle 17:00
Autore: Mattia Vavassori
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