Il Presidente di CAP Alessandro Russo è intervenuto spiegando nei dettagli come è giunta la casa dell’acqua di Expo a Gorgonzola, quanto sia importante ecologicamente avere una struttura di questo genere nella periferia della città martesana, ed il loro impegno da portare avanti con AS Giana ed altre realtà sportive della zona: “Il primo ringraziamento va rivolto all’Amministrazione Comunale ed al sindaco di Gorgonzola. Questa casa dell’acqua appartiene a una delle diciotto case realizzate per Expo 2015, ed insieme alla realizzazione abbiamo pensato all’ottica del recupero prima ancora di posare queste case. E’ nata quest’idea di coinvolgere i soci, cioè i nostri Comuni. La nostra azienda è la più grande d’Italia partecipata dai Comuni, con 850 dipendenti e 200 Comuni soci. In questo modo i soldi che abbiamo speso per Expo, non sono buttati ma servono per realizzare la nostra capacità di raccontare il valore dell’acqua. Il Comune di Gorgonzola ha partecipato a questo concorso ed è stato selezionato tra i progetti vincitori.  Questa società nasce nel 1928 con una sinergia tra Comuni per costruire acquedotti, impianti di depurazione e reti fognarie. Il nostro impegno è quello di una società pubblica ed efficiente per il benessere sociale, sviluppando attraverso queste iniziative il tema dell’acqua, ambiente e territorio: questa è la nostra sfida. Siamo i primi in Europa, in quanto una casa a Parigi è stata realizzata da noi, per numeri di case dell’acqua presenti. Siamo arrivati a quasi 200 case costruite con quelle di Expo. Ci sarà meno emissione di CO2 e tre camion in meno che passeranno dalla città di Gorgonzola. Siamo i primi a sperimentare tecnologie innovative rispetto alla qualità dell’acqua. Eseguiamo circa 22mila controlli annualmente, ed ha delle buone proprietà organolettiche perché non si preleva da acqua di fiume come a Torino ed a Firenze oppure a Parigi, ma da acqua di falda che è in media a 100 metri di profondità, e la potenziale contaminazione con l’inquinamento dell’uomo avviene dopo 20 anni; in questo lasso di tempo abbiamo tempo di capire come intervenire, chiudendo prima un pozzo o in altra maniera. La metà dell’acqua che preleviamo non è nemmeno trattata, senza sistemi di filtri, ed è veramente di ottima qualità. E’ un’acqua gestita da professionisti, ognuno è libero di scegliere per quale acqua tifare. C’è un’azienda pubblica al cento percento dietro questo sistema, senza nessun interesse se non quello di garantire un servizio. Quest’anno abbiamo lanciato un progetto ed è la prima volta che il gruppo CAP entra nello sport. Abbiamo selezionato sette società sportive tra cui la Giana Erminio, unica squadra di calcio, probabilmente perché i colori bianco e azzurro richiamano i colori del nostro gruppo, ed è stato destino che prima o poi sarebbe successo. Questo progetto si focalizza sulla responsabilità sociale legata all’ambiente che noi vogliamo trasmettere in cui abbiamo ritrovato che i valori del gruppo CAP sono gli stessi della Giana Erminio, mettendoli nero su bianco su una Carta dei Valori, ed insieme alla società faremo un insieme di iniziative legate alle tematiche ambientali che a noi interessano, proprio a partire dalle giovani generazioni facendo dei camping, ma anche dando delle borse di sport con lo stesso principio a quei ragazzi meritevoli che oltre a saper giocare a calcio, si distinguono per quello che sono i meriti extrasportivi. Ringraziamo la Giana per aver accettato questa proposta di partnership, anche perché noi vogliamo raccontare la nostra eccellenza al di fuori dei nostri confini perché vogliamo portare un esempio vincente e virtuoso. Il fatto di avere una società che arriverà sino a Roma ed in Sardegna sarà un motivo per far conoscere i nostri valori"

Sezione: LE INTERVISTE / Data: Sab 17 settembre 2016 alle 20:30
Autore: Davide Villa / Twitter: @@villdav3
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