Alessandro Barilli, presidente della Reggiana, ha rilasciato questa intervista al sito gazzettadireggio.gelocal.it, che qui riportiamo integralmente.

Presidente Barilli, cosa pensa della lettera-sfogo dell’avvocato Claudio Bassi?
"Bassi dice cose sacrosante, che condivido e sono pronto a seguirlo. Ammetto che sotto il profilo tecnico abbiamo sbagliato, si può parlare di un fallimento da un punto di vista sportivo ma il prodotto Reggiana è ancora valido e la società è sana. Purtroppo la classifica oscura tutto il resto. Lo capisco ma non si può buttare il bambino con l’acqua sporca".

E’ possibile ricucire il feeling con i tifosi?
"Io sono disponibile a tutto e a sedermi attorno a un tavolo con chiunque: tifosi, sponsor, amministratori".

La curva Sud è molto critica.
"Li capisco e ho detto pubblicamente che ho sbagliato, anche se sapete bene che le scelte tecniche non sono di mia competenza ma mi assumo, come presidente tutte le responsabilità. Gli errori sono sotto gli occhi di tutti e se devo espiare una pena, sono pronto ma poi ripartiamo per il bene della Reggiana".

Le imputano di avere ripreso Zauli.
"Sapevo anche prima che la mossa di riportare Zauli poteva essere poco gradita ma se è stata una buona scelta la capiremo solo alla fine. Non sono, però, autolesionista e se ho optato per il ritorno di Zauli è perché al nostro interno ritenevamo questa la miglior soluzione per il bene della Reggiana. Non l’ho fatta per rendermi antipatico o per mettermi contro gli sportivi".

Brucia la sconfitta?
"Mi sembra ingiusta per la prestazione offerta dalla squadra. Capisco che gli sportivi siano usciti delusi dallo stadio ma la Reggiana ha dimostrato di essere viva".

Cosa replica agli striscioni esposti?
"I tifosi posso dire che sono incompetente a livello calcistico ma le tante cose buone che abbiamo fatto non si vedono e soprattutto ritengo di avere portato una mentalità vincente. Combatto ogni giorno per il bene della Reggiana anche se spesso esce una visione falsata della realtà. Capisco che sia facile e forse anche giusto prendersela con me ma poi occorre anche andare oltre per il bene della Reggiana".

E adesso?
"Combattiamo assieme perché la Reggiana è la Reggiana. Io sono pronto a combattere ma non lo posso fare se ho sempre il fucile puntato alla schiena. Occorre anche uno spirito di collaborazione per superare questi momenti critici. D’accordo, ho sbagliato ad allestire la squadra, ditemi qual è la pena da espiare ma poi andiamo avanti".

Va detto che la Reggiana si è salvata per tre volte ai play out.
"Ho letto che questo è il peggior anno della storia granata. Ma va bene, non voglio scusanti perché è un anno orribile ma ora l’importante è sopravvivere. E se ce la facciamo avremo un futuro interessante".

Il prossimo anno in Prima divisione non vi saranno retrocessioni.
"E’ così. Ci saranno meccanismi che penalizzeranno a livello economico chi sarà nelle ultime posizioni ma significa anche che si potrà programmare una squadra ambiziosa e con poca concorrenza. Sperando che salgano Cremonese e Trapani. Potremmo così concludere il nostro progetto".

Discorso diverso in Seconda divisione.
"Su 18 squadre 9 retrocederanno in serie D attraverso i play out e le altre saranno promosse per creare una serie C unica a tre gironi".

Sezione: L'avversario / Data: Gio 28 marzo 2013 alle 12:00
Autore: Mattia Vavassori
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