Nella gara di campionato disputata domenica scorsa contro il Lentigione, l'attaccante Fabio Perna ha raggiunto un importante traguardo, realizzando il suo centesimo gol con la maglia della Giana Erminio, che indossa da ben 11 anni. Queste le dichiarazioni dell'attaccante rilasciate a Tuttomercatoweb.

Cosa significa quel centesimo gol con indosso la stessa maglia da undici anni...                                                                                                 "Quel gol, il centesimo con la maglia della Giana vuol dire tanto. Non ho mai vissuto per il gol, e non è un discorso numerico, il valore nasce da tutto quello che la squadra mi ha dato in questi undici anni, dove ho vissuto tutto: momenti belli, e anche brutti, come è normale che sia, e quella rete significa per me l'esser stato qui tutto questo tempo, aver sentito la piena fiducia di tutti, club e tifosi, oltre che dei compagni. Qua sono a casa. Non nascondo che in passato ho avuto la possibilità di cambiare club, ma questa per me è una famiglia: con alti e bassi, ma nelle famiglie succede, e a casa in fondo si sta sempre bene. È questa la sensazione che mi dà questa realtà".

Qual è il fattore di questa annata straordinaria?                                                                                                                                                      "Rivedo delle similitudini con il gruppo che portò la società in Serie C. Certo, quel gruppo era insieme da due anni, quello di ora è invece un gruppo nuovo, ma forte, e formato da persone per bene, che hanno voglia di allenarsi, fare bene per il collettivo, mettersi a disposizione: su questo è stato molto bravo anche mister Chiappella, ci ha da subito trasmesso quello che chiamo lo "spirito Giana", che forse era un po' mancato negli ultimi anni".

La Giana è sempre capolista ma la Pistoiese non molla un colpo...
"Noi stiamo facendo un grandissimo campionato, ad agosto probabilmente nessuno si aspettava una stagione come questa, ma abbiamo passato a metà stagione un periodo calo, che la Pistoiese ha invece avuto all'inizio: sono cose normalissime nel calcio. L'importante, però, è non guardarci dietro, dobbiamo pensare solo a noi, senza fissarsi sul fatto che prima eravamo a +12 e ora solo a +2: conta solo cioè che facciamo. Se i toscani poi rimonteranno e centreranno la promozione vorrà dire che son stati più bravi, faremo loro i complimenti".

Avete qualche rammarico per il vantaggio dilapidato?
"Si, il rammarico c'è, ma credo sia impossibile fare un campionato sullo stile di Napoli e Catania, che sono eccezioni, no normalità. Come dicevo prima, il periodo di stanca è stato in momento diversi, noi siamo stati parecchio colpiti anche da infortuni, alle volte ci siamo allenati in 15, ma guardiamo il bello del tutto: c'è più adrenalina, e tutto sarà più bello".

Sentite l'obbligo di dover vincere per forza o è un fattore che arriva dall'esterno.
"Forse è una cosa che viene captata all'esterno. Chiaramente ora che siamo in alto ci teniamo a centrare qualcosa di importante, ma non ci mettiamo pressioni, e stiamo evitando che i più giovani le abbiano. È solo importante lavorare bene come stiamo facendo, farlo serenamente e rimanere con i piedi per terra".

Sezione: GIANA ERMINIO / Data: Mar 14 marzo 2023 alle 13:30
Autore: Tutto TritiumGiana.com
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