La stagione sta per giungere al termine ma la rubrica “Lady TritiumGiana” prosegue nel farvi compagnia curiosando nella vita privata dei calciatori di Tritium e Giana. In questa nuova puntata la protagonista si chiama Jessica Terranova ed è la giovane compagna di Dario Maltese, centrocampista classe '92 in forza alla Giana Erminio da due stagioni.

Jessica, raccontaci nei particolari com’è iniziata la vostra storia e in quale occasione vi siete conosciuti tu e Dario...

“Ci siamo conosciuti una sera d’estate in discoteca: eravamo in comitive diverse ma io l’avevo già adocchiato da un po’, poi un mio amico ha fatto da tramite per farci conoscere, e quando siamo tornati a casa alle cinque del mattino, abbiamo cominciato a sentirci su Facebook. Da lì poi siamo usciti un paio di volte ed è nata la nostra storia”.

Meravigliosa e classica storia d'amore...ora convivete: da quanto tempo?

“Esatto, conviviamo da ormai 8 anni”.

Dario è cresciuto nelle giovanili del Palermo di cui è originario, ed ha militato in diverse squadre come Viareggio, Pisa, Reggiana, Alessandria: ti ricordi dove giocava quando vi siete conosciuti?

“Ricordo che allora giocava nel Viareggio in serie C1”.

Siete due giovani ragazzi ma già genitori di una splendida bambina, complimenti: quanti anni ha e come si chiama?                           

“Abbiamo una bimba meravigliosa di nome Nicole e ha due anni e mezzo”.

Addentriamoci un po' di più nella vostra intimità: descrivi che uomo è Dario nella vita privata...

“Sarebbe riduttivo descriverlo in così poco tempo. Lui dedica tutto se stesso alla sua famiglia e al calcio. Si dispera quando le cose vanno male perché vuole sempre assicurarci un futuro migliore. Si prende cura di noi anche nelle cose più piccole e scontate. Io con lui mi sento sempre felice e protetta e non potevo desiderare un compagno di vita migliore”.

Immaginiamo che la vostra quotidianità sia molto impegnativa: ti aiuta Dario con la piccolina e nelle faccende domestiche?

“Devo ripetergli una cosa almeno 15 volte poi la fa; sbuffando ma la fa. Sto scherzando...mi aiuta parecchio ma non è molto perspicace, aspetta sempre che sia io a chiedergli qualcosa. Ma del resto penso siano un po’ così tutti gli uomini”.

Oltre al ruolo fantastico di mamma, hai un'altra occupazione?                                                                                                                                       

“Al momento mi occupo soltanto della mia famiglia: spostandomi sempre di città in città non è facile trovare qualcosa. Comunque il ruolo di mamma e casalinga a tempo pieno non è sempre facile. Insomma sono una desperate housewives”.

Solitamente le compagne dei calciatori vivono il calcio di “riflesso”: è così oppure anche prima seguivi le partite con una certa passione?

“Quando Dario mi disse che giocava a calcio, io credevo giocasse nella piazza del suo quartiere (ride n.d.r...). Ero completamente estranea a questo mondo, ma me ne sono innamorata, anche se per me il fuorigioco rimane sempre un mistero”.

Tranquilla non ti chiediamo la regola del fuorigioco, ma si può sempre imparare...Nel tempo libero che trascorrete insieme, Dario è solito parlare di calcio e della Giana Erminio?

“Praticamente parla sempre di calcio: è una cosa che devi accettare quando vivi con un calciatore. Ogni giorno, quando torna dall’allenamento, ogni fine partita, comincia a parlarmi di tutto quello che è successo, quello che poteva essere fatto meglio. A volte è talmente gasato che mi gaso anch’io pur non capendo tutte quelle situazioni di gioco”.

Questa che sta per finire è la seconda stagione di Dario con la Giana Erminio, ma anche quest’anno ha giocato poche partite per i tanti infortuni avuti: come vive questi momenti?

“Li vive malissimo ovviamente. Non ha potuto esprimere le sue caratteristiche: sono stati mesi sfortunati, tante cose non sono andate come dovevano. Dario è una persona responsabile con le idee molto chiare. Studia continuamente gli avversari pensando sempre a come risolvere i problemi. Non si è mai fermato mentalmente, anche stando fuori ha sempre cercato di dare il suo contributo. Purtroppo quando fai bene tutti si ricordano di te, ma quando qualcosa va storta non trovi nessuno disposto a credere in te. È troppo facile agire solo quando le cose vanno bene, ma la vera intelligenza sta nel continuare a credere in ciò che più ami anche quando hai tutto contro”.

Hai elencato molte sue qualità, ma noi vogliamo conoscere a fondo i “nostri” calciatori: desrivici in particolare quali sono i pregi e i difetti del tuo compagno...

“Dario è un po’ troppo preso dal telefono: ogni volta che hai bisogno di lui, sta facendo qualcosa di importante al cellulare. Credo che questo sia il suo difetto più grande, se tale può definirsi. Il suo pregio più grande invece è l’umiltà. Non conosco uomo più umile e rispettoso di Dario e sono orgogliosa che possa trasmettere questi valori ai nostri figli”.

Concludiamo sempre con una dedica da rivolgere al vostro amato: quale augurio speciale vorresti trasmettere a Dario tramite la rubrica?

“So che lui prima o poi realizzerà il suo sogno: giocare a calcio come sognava da bambino, senza problemi. Lui dedica ogni singolo giorno a questo sogno, pensando sempre a come poter essere migliore e utile alla sua squadra. Nonostante tutti questi ostacoli, io credo in lui, c’è tanta gente che crede in lui. La sua maturità nel rialzarsi ogni volta che cade, lo rende sempre più forte. Non potrei essere più orgogliosa del mio campione”.

Ti ringraziamo Jessica della disponibilità e simpatia, complimenti e in bocca al lupo alla vostra splendida famiglia.

“Grazie a voi per questa bella intervista e forza Giana!”.

Sezione: LADY TRITIUM GIANA / Data: Gio 29 aprile 2021 alle 16:00
Autore: Rossana Stucchi
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